Respinta la sospensione della pena: per l'ex Milan e Santos c'è subito il carcere. Annunciato l'ennesimo ricorso
L'ex calciatore brasiliano Robinho deve scontare subito la pena per stupro pari a nove anni di carcere. È quanto ha deciso un giudice della Corte Suprema brasiliana che ha respinto la sospensione della pena richiesta dallo stesso fantasista fino a quando non saranno esauriti tutti i possibili ricorsi. L'ex calciatore, che nella serata di giovedì si trovava nella sua villa di Guaruja, sul litorale paulista, è stato condotto presso la sede della Polizia federale di Santos: al termine delle formalità di rito è stato portato al carcere di Tremembe in una cella singola.
Non mancano i timori "per l'integrità fisica" del calciatore, come dichiarato alla Cnn dall'avvocato, Jose' Eduardo Alckmin. La difesa teme che l'attuale 40enne sia esposto a ricatti e maltrattamenti. Il legale di Robinho ha annunciato l'ennesimo ricorso contro la detenzione in modo che più giudici della Corte Suprema possano analizzare il caso.