Il designatore ha fatto il punto sulla stagione pensando al futuro: "Stiamo investendo su arbitri giovani"
La stagione arbitrale che si è chiusa da poco "è stata sicuramente positiva e questo ci fa ben sperare per il futuro perché stiamo investendo molto su un gruppo di ragazzi giovani che almeno dalle prime risposte sembrano ben propensi a diventare arbitri importanti del futuro. Se le critiche arrivano perché ho puntato molto sui giovani arbitri le prendo volentieri". Lo ha detto l'ex arbitro internazionale e designatore degli arbitri di serie A e B Gianluca Rocchi, a margine del seminario 'Arbitrare al tempo del Var.
Sul Var, ha spiegato Rocchi, "per assurdo l'arbitro esperto vive la tecnologia probabilmente un po' meglio perché non ha da dimostrare niente visto che la carriera l'ha già incanalata ed è un arbitro che tutti conoscono per le proprie qualità. Capisco che un giovane si possa trovare in difficoltà però avere uno strumento così ti fa vivere l'arbitraggio in maniera più serena e anche divertente".
Rocchi ha detto che l'obiettivo è lavorare su una ulteriore specializzazione "del Var: c'è da lavorare molto perché probabilmente inseriremo dei ragazzi quest'anno che partiranno non dico da zero ma quasi. Quindi ci sarà da fare un lavoro molto profondo ma se le idee che abbiamo ci daranno ragione, nei prossimi 2-3 anni avremo un corpo specialistico di 7-8 elementi che potrebbe essere davvero un grande supporto".
Sempre sul Var "le pretese si sono alzate tanto: il fatto che abbiamo ridotto del 90% gli errori passa inosservato, ci si concentra sul 10% rimanente". Tra le cose positive "i ragazzi stanno arbitrando in stile europeo, i nostri migliori arbitri devono tornare ad esserlo anche in Europa e nel mondo".
Quanto agli errori "ne abbiamo fatti più per mancanza di concentrazione o per superficialità e di questo mi sono arrabbiato. La colpa è mia, cercheremo di lavorare su questo aspetto"