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Giallorossi in sofferenza nel primo tempo, poi sull'ennesimo calcio d'angolo sblocca Smalling e inizia il monologo degli uomini di Fonseca
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Basta un tempo (il secondo) alla Roma per spazzare via il Brescia e continuare una corsa che sorprende. Grosso si illude fino all'intervallo,quando sembra aver trovato una logica nello schieramento dei suoi giocatori. Però la Roma attacca sempre. colleziona calci d'angolo e proprio in quel modo sblocca il risultato con Smalling, poi dilaga con Mancini e Dzeko, ma per i lombardi potrebbe anche finire molto peggio.
LA PARTITA
Ci sono traumi che portano conseguenze positive. Quando c'è di mezzo Balotelli succede un po' più spesso. Quindici giorni potevano anche non essere sufficienti per dare una sistemata a questo Brescia, ma Grosso è riuscito a rendere logica la sua squadra in un solo secondo, quello che ha utilizzato per mandare Balotelli a cambiarsi prima che finisse l'allenamento di giovedì, Dallo 0-4 interno con il Torino alla trasferta dell'Olimpico, la squadra lombarda si è data un aspetto più dignitoso. Sicuramente meno imprevedibile in attacco,decisamente più disposta al sacrificio anche con i tre teorici attaccanti. Un Brescia operaio ma concentrato sull'obiettivo. Peccato che tutto questo duri solo un tempo prima della dissoluzione totale della squadra biancazzurra.
Per provare a dare spettacolo occorre però il contributo di tutti e se da una parte il Brescia non sembra assolutamente interessato a ravvivare il pomeriggio, dall'altra la Roma parte dormicchiante e molto al di sotto dei ritmi a cui Fonseca aveva abituato i suoi tifosi. Giallorossi sempre con il possesso e sempre nella metà campo avversaria, ma per un mezzo tiro in porta bisogna aspettare mezz'ora e un giro palla che porta alla conclusione, fuori, Lorenzo Pellegrini. Ci sono diversi giocatori della Roma che partono con le marce basse e non riescono a innestare quelle superiori, difficoltà che gli uomini di Grosso si guardano bene dal voler modificare.
Dove non può arrivare la logica, tocca all'imponderabile cambiare il corso della storia, sia pure una storia limitata nel tempo come quella di una partita di calcio. E se i molteplici tentativi dalla bandierina sono finiti nel nulla, un calcio d'angolo come tanti sblocca la partita per un colpo di testa banale di Smalling trasformato in gol da un rimbalzo beffardo sul ginocchio di Cistana. Il guaio del mestiere di allenatore è proprio questo: basta che un difensore sia piantato a terra con una postura piuttosto che un'altra e tutto il lavoro di quindici giorni va a farsi benedire. Il Brescia in pratica finisce lì, Mezzi per cambiare non ce ne sono molti a disposizione. Quello del Brescia è un crollo verticale, un tracollo da quale nemmeno un paio di sostituzioni riescono a risollevare Grosso. La Roma prende possesso anche del centrocampo, si piazza agevolmente nella metà campo del Brescia.
La Roma chiude esercitandosi nel tiro a segno, raddoppia con una prodezza di Mancini che si esibisce in una girata da centravanti vecchia maniera., si vede annullare un gol di Zaniolo per un pallone recuperato da Pellegrini oltre la linea, poi chiude virtualmente il discorso con il 3-0 valido di Dzeko, più rapido di tutti a toccare in porta. Mezzo pomeriggio con il fiatone e mezzo di assoluta tranquillità, la Roma continua così nella sua marcia con l'obiettivo della Champions League che sembra sempre più a portata di mano.
LE PAGELLE
MANCINI 7 - Divertente il suo cammino in questa stagione: partito nel suo ruolo di difensore centrale, ha lasciato qualche perplessità per il suo modo di stare im mezzo alla linea di quattro. Poi si è trasformato in centrocampista e ha stupito tutti per l'autorevolezza con la quale ha affrontato la sfida. Contro il Brescia eccolo di nuovo difensore centrale ed eccolo andare a segno con un gol da attaccante vero.
PAU LOPEZ 6,5 - Si capisce quando un portiere e forte se sa fare qualcosa come quello che Pau esibisce al 34' del primo tempo. Mani fredde, muscoli ancora più freddi, arriva un tiro forte e secco di Ndoj. Parata nemmeno troppo plateale e via, si va.
SMALLING 7 - Quando la palla è in aria,la prende quasi sempre lui, soprattutto se ci si trova nell'area avversaria. Vola leggero sopra le teste degli avversari, va a siglare l'1-0 con l'aiuto di Cistana che si trova sulla traiettoria, fornisce l'assist per il 2-0 ei Mancini e per il 3-0 di Dzeko e comunque continua a dimostrarsi un dignitosissimo difensore, più di quanto ci si potesse aspettare all'inizio della stagione.
ROMULO 6,5- In una squadra come il Brescia ha un peso specifico notevole. Testa pensante e gambe funzionanti, in mezzo al campo (da finto attaccante) macina chilometri ma ci mette anche qualità. Una variante importante per un reparto che ne ha molto bisogno.
KOLAROV 6,5- Non manca quasi mai all'appuntamento. Trovarselo nello spogliatoio è un regalo non da poco per uno allenatore. In campo è un vero e proprio regista di fascia, nel senso che quando manca la lucidità in mezzo al campo, basta alzare la testa e lui si fa trovare. Avanti e indietro da vero maratoneta inesauribile, se non tirano gli altri almeno lui ci prova.
PELLEGRINI 7 - Ci mette qualcosa più degli altri già dai primi minuti di partita, prova a sfruttare la sua parziale libertà d'azione tra le linee, ma non basta per dare svolte immediate allo sviluppo del gioco offensivo. Un rientro molto confortante dopo lo stop delle scorse settimane, gli manca ancora qualcosa dal punto di vista atletico ma è sulla strada giusta.
DONNARUMMA 6 - Compito davvero complicato quello di lottare da solo contro quasi tutta la difesa della Roma, visto che i teorici compagni d'attacco hanno consegne molto più difensive che offensive. Va elogiato per l'impegno che si mette e che lo porta almeno a provarci qualche volta in condizioni di precario equilibrio.
FLORENZI 6 - Il cuore ancora pesantemente giallorosso lo porta a metterci tutto quello che ha dentro. Purtroppo in questo momento quel "tutto" è insufficiente per fare una certa differenza. Gli infortuni del passato non sono certo colpa sua e nemmeno colpa di Fonseca, che però sembra avere un buon motivo per utilizzarlo molto meno di quanto il capitano venisse impiegato nel passato. I dolori di inizio secondo tempo dimostrano che in questo momento l'affidabilità della sua muscolatura è ancora relativa.
IL TABELLINO
ROMA-BRESCIA 3-0
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez 6,5; Florenzi 6 (32' st Santon 6), Mancini 7, Smalling 7, Kolarov 6,5, Diawara 6, Veretout 6,5; Zaniolo 6 (35' st Perotti sv), Pellegrini 7 (26' st Under 6), Kluivert 6. Dzeko 6,5. A disp.: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Cardinali, Fazio, Cetin, Antonucci. All. Fonseca.6,5
BRESCIA (4-3-3): Joronen 6,5; Sabelli 6, Chancellor 5, Cistana 5,5, Martella 5,5; Bisoli 5 (39' st Morosini sv), Tonali 6, Ndoj 6 (27' st Zmrhal 5,5); Romulo 6,5, Donnarumma 6, Torregrossa 5 (26' st Ayè sv). A disp.: Alfonso, Spalek, Mangraviti,Magnani, Gastaldello, Matri. All.: Grosso 5.
Arbitro: Di Bello.
Marcatori: 4' st Smalling (R), 12' st Mancini (R), 21' st Dzeko (R)
Ammoniti: Zaniolo (R), Romulo (B)
Espulsi: nessuno
LE STATISTICHE
26 conclusioni oggi per la Roma, record in un match della gestione Fonseca.
Per la prima volta da quando Opta raccoglie questo dato (stagione 2005/06) la Roma ha segnato 3 gol su sviluppo di calcio d'angolo in un match di Serie A.
11 gol su palla inattiva per la Roma, primatista al pari dell'Inter (11) in questa Serie A.
La Roma non segnava tre gol da palla inattiva nella stessa partita di Serie A da settembre 2018 contro la Lazio.
La Roma è la formazione che è rimasta meno minuti in svantaggio rispetto alla Roma in questo campionato: 47
L'ultimo calciatore inglese prima di Smalling a segnare almeno due gol in una stagione di Serie A fu David Beckham nel 2008/09 (con il Milan).
Chris Smalling ha già segnato più gol in questa Serie A (9 presenze) che in tutta la scorsa Premier League (24 gettoni).
Smalling è il primo giocatore inglese a segnare un gol e fornire un assist nello stesso match di Serie A da quando Opta raccoglie questo dato (2004/05).
5 sconfitte consecutive per il Brescia in Serie A per la prima volta da ottobre 2010.
Era dal gennaio 2011 contro il Palermo che il Brescia non subiva almeno 26 tiri in un match di Serie A.
Edin Dzeko ha ora realizzato almeno un gol a 26 delle 27 squadre affrontate in Serie A (solo al Parma non ha segnato).
Edin Dzeko ha segnato 17 gol nelle ultime 16 partite di Serie A contro squadre neopromosse: 10 di questi 17 sono arrivati allo Stadio Olimpico.