Giallorossi in silenzio stampa dopo il pareggio contro la Fioremtina
Una serata complicata per la Roma e, di conseguenza, per Mourinho che ha perso quasi subito Dybala per infortunio (problema ai flessori della coscia sinistra per l'argentino) e poi nella ripresa ha visto la sua squadra rimanere dapprima in dieci per il rosso a Zalewski e poi ancora in nove per l'espulsione di Lukaku dopo il durissimo e sconsiderato intervento del belga sulla tibia di Kouamé (prima volta che Big Rom è stato cacciato dal campo dopo quasi 400 partite disputate nei principali campionati in cui ha giocato). Alla fine un pareggio per 1-1 con la Fiorentina, con gli ultimi accorgimenti tattici mouriniani affidati a Rui Patricio tramite un pizzino consegnato al portiere giallorosso da un raccattapalle, che non ha accontentato nessuno, oltre a scatenare infinite polemiche al fischio finale. Tensione alle stelle che Mourinho, decisamente nervoso, ha deciso di far sbollire consegnandosi al silenzio e ordinandolo a tutti i suoi uomini: niente interviste post-partita, né per lui né per altri tesserati romanisti.
A chiusura di una settimana che ha registrato l'incontro tra il tecnico portoghese il procuratore federale Chiné - udienza voluta fortemente da Mourinho e dalla società giallorossa per cercare di spiegare come nelle sue dichiarazioni di una settimana fa non ci fosse accanimento verso l’arbitro Marcenaro né tantomeno verso Berardi e il Sassuolo - si è così evidentemente preferito evitare altri pericolosi "fraintendimenti".