Il tecnico giallorosso alla vigilia del match di ritorno col gli olandesi: "Zaniolo riposa? E perché mai?"
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Diretto, a tratti telegrafico, molto serio. Nella conferenza della vigilia del match di Conference League contro il Vitesse (l'andata della sfida degli ottavi di finale in Olanda è finita 1-0 per i giallorossi) Josè Mourinho non si mostra di ottimo umore. O forse quella del portoghese è solo concentrazione, massima concentrazione sull'obiettivo: "A me interessa solo la partita con il Vitesse. Non penso alla sfida contro la Lazio, non c'è derby che tenga, perché se vinciamo o pareggiamo domani siamo nei quarti, se perdiamo siamo fuori dalla Conference League, perciò questa è l'unica partita che mi interessa".
Si riparte dalla vittoria dell'andata, vale la nuova regola dei gol in trasferta che a parità di segnature non valgono più doppio, ma il tecnico portoghese si mostra distaccato sull'argomento: "Non so se è più o meno giusta, può cambiare un po' il profilo delle partite. Prima una squadra che pareggiava in casa subendo gol sapeva di dover affrontare il ritorno in situazione di svantaggio. Noi all'andata con il Vitesse non abbiamo pensato troppo al risultato, il nostro obiettivo era quello di vincere e al ritorno sarà lo stesso.
Intanto lo stesso Mourihno ha confermato che torneranno Kumbulla e Mkhitaryan, mentre alla domanda su un possibile riposo concesso a Zaniolo si è concesso una delle poche stoccate di giornata: "Perché Zaniolo? Ha riposato già 25 minuti in Olanda. Perché deve riposare? Non mi torna... Perché non Rui Patricio o qualcun altro. Zaniolo sta bene, punto".
L'altra stoccata, invece, ha riguardato il tema dei gol fatti (quelli di Abraham) e delle tante occasione lasciate per strada dai suoi altri attaccanti: "Sono giocatori che segnavano prima e ora non segnano più o che non hanno mai fatto tanti gol in carriera? Non parliamo di Lewandowski che ora è alla Roma e non segna più. E' un problema di qualità, di profili". Messaggio chiaro, alla piazza ma anche alla società.