La federazione internazionale dei giocatori professionisti condanna l'operato del club e di Mourinho
Dopo aver saltato la tournée in Giappone, Rick Karsdorp ha ritrovato il campo con la maglia della Roma per le amichevoli contro Cadice e Waalwijk, ma il caso dell'esterno olandese pubblicamente attaccato da José Mourinho nel post Sassuolo-Roma è tutt'altro che chiuso. Sul 'caso Karsdorp' si è esposta infatti la FIFPRO, la Federazione internazionale dei calciatori professionisti, condannando fermamente l'operato del tecnico e del club giallorosso, che ora dovranno rispondere dell'accusa di mobbing.
IL COMUNICATO - "La FIFPRO condanna fermamente il trattamento riservato dall'AS Roma nei confronti di Rick Karsdorp, che nelle ultime settimane è stato vittima di una campagna di mobbing. Karsdorp è stato accusato pubblicamente di essere un "traditore", un termine offensivo e infondato quel club la direzione non è riuscita a rivolgersi o a scusarsi, e i fan hanno ripetutamente usato per confrontarsi con lui e la sua famiglia. Inoltre, gli è stato sottoposto un procedimento disciplinare ingiustificato. Questi atti apparentemente sono un modo per deviare dalle scarse prestazioni recenti del club e mirano a mettere pressione ingiustificata sul giocatore. Tale comportamento è incompatibile con il Regolamento FIFA in materia di Status e trasferimento dei giocatori (In passato casi simili hanno portato anche alla possibilità, da parte del giocatore, di una rescissione per giusta causa, ndr). Rick Karsdorp ha il pieno supporto sia della FIFPRO che del sindacato dei giocatori olandesi VVCS".
Nella nota si legge anche la dichiarazione del segretario generale della FIFPRO, Jonas Baer-Hoffmann, che rivolge un appello alla Roma: "Non si può sottolineare abbastanza che i giocatori sono in primo luogo i dipendenti dei loro club e che, in quanto tale, i club hanno un dovere di cura nei loro confronti. Chiediamo all'AS Roma di rispettare immediatamente tale dovere di diligenza e di garantire che Rick Karsdorp venga curato equamente e che i suoi diritti siano rispettati”.
Il direttore di VVCS e membro del consiglio di FIFPRO, Louis Everard, ha dichiarato: "Ovviamente non è la prima volta che senti parlare di giocatori usati come capri espiatori per distogliere l'attenzione dalla performance e gestione dei club. Non è accettabile che un club isoli un giocatore e lo tratti diversamente da lui suoi compagni di squadra".