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DOPO LA SCONFITTA

Polveriera Roma: le critiche e le voci sul ritorno di De Rossi non aiutano

Dopo un inizio promettente, la gestione Juric ha subito una battuta d'arresto e in tanti rimpiangono l'ex allenatore

22 Ott 2024 - 09:58
 © Getty Images

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Chissà quante volte Ivan Juric si è chiesto: "Ma chi me l'ha fatto fare?". I tifosi giallorossi non se la prendono con lui, visto che nel mirino c'è la società, ma la situazione non deve essere proprio idilliaca. Hai voglia a dire "Pensiamo a lavorare" quando c'è una piazza intera che vuole il ritorno di De Rossi in panchina. E, l'aspetto più grave è che ora non è solo una questione legata ai tifosi. Sono gli stessi Dan e Ryan Friedkin che starebbero ragionando su nuovi interventi drastici per far risalire la Roma.

E se si arrivasse all’esonero di Juric, il ritorno di Daniele De Rossi sarebbe l’unica opzione, visto che ha dalla sua sia tutta la parte giallorosa della città che il fattore economico, considerando che è ancora sotto contratto con il club. In più la vera avversaria di DDR, l'ex Amministratore Delegato Lina Souloukou, ha levato le tende. Juric, nonostante l'avvio tutt'altro che deficitario, due vittorie in campionato e il pari interno con l'Athletic Bilbao, si è ritrovato comunque al centro di una vicenda surreale in cui nemmeno i risultati sembravano calmare l'ambiente.

Figuriamoci ora che sono arrivate due sconfitte, con l'Elfsborg in Europa League e in casa contro l'Inter, e il pari di Monza. La classifica è già deficitaria in entrambe le competizioni e diventano importantissime le prossime due partite con Dinamo Kiev e a Firenze, contro una delle squadre più in forma del campionato. Ai risultati poco brillanti si sono aggiunte alcune perplessità sulle decisioni dell'allenatore, come la posizione di Dybala, costretto a rincorrere Bastoni in fase difensiva, e la scelta di Zalewski, non amatissimo dal pubblico e protagonista dell'errore che è costato la sconfitta con l’Inter.

Le prossime partite sembrano già decisive per il futuro e l'ombra di De Rossi si staglia sempre più ingombrante sulla panchina giallorossa. 

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