Il dg giallorosso: "Il progetto non è oggetto delle indagini e non è viziato"
Mentre Alisson sembra sempre più vicino al Liverpool, in casa Roma si continua a lavorare su più fronti e uno degli obiettivi del club resta quello dello stadio di proprietà: "Noi manteniamo fiducia e esprimiamo convinzione e diritto a vederlo realizzato nel più breve tempo possibile - dice il d.g. giallorosso Baldissoni . Non solo nell'interessa della Roma, ma anche di questa città e dell'industria calcio".
Il direttore generale della Roma fa il punto della situazione in occasione della presentazione della nuova partnership triennale con 'La Molisana'. "La Roma punta ogni anno a competere e continueremo a valutare quello che si può fare per esserlo ancora di più - dice il dg -. Ma sappiamo di aver già dimostrato di poterlo essere ogni anno. La Roma ha un profilo di competitività internazionale che qualche anno fa non riusciva ad esprimere. Continueremo a lavorare per questo".
In termini di crescita resta fondamentale la costruzione del nuovo stadio di Tor di Valle, il cui processo si è bloccato dopo l'arresto del costruttore Parnasi. "Veniamo da settimane con molta attenzione mediatica nei confronti di qualcosa che è stata, forse per semplicità, definita indagine sullo stadio della Roma. Non lo è, si chiama Operazione Rinascimento - ricorda Baldissoni -. Come ha detto la Procura, il progetto dello stadio non è oggetto dell'indagine e non è viziato. Quindi la Roma ha il diritto di veder completato un procedimento arrivato al termine e passato per una Conferenza dei servizi durata un anno e mezzo. Rendetevi conto di che tipo di vaglio ha subito un progetto del genere. È arrivato al termine e, visto che, come dichiara chi lavora all'indagine, non ci sono elementi per ritenerlo viziato, noi manteniamo fiducia e esprimiamo convinzione e diritto a vederlo realizzato nel più breve tempo possibile. Non solo nell'interessa della Roma, ma anche di questa città e dell'industria calcio".