Il tecnico ha sottolineato la differenza tra titolari e riserve, che ora però rischiano un contraccolpo psicologico: gennaio è lontano
"La responsabilità è mia". Il dribbling comunicativo di José Mourinho dopo il tracollo contro il Bodo/Glimt è 'da applausi' perché il tecnico della Roma si prende le colpe del pesante ko ma con un importante distinguo: "C'è una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e l'altro. Una cosa è la squadra di 12-13 giocatori, un'altra sono gli altri". Quindi il portoghese si assume la responsabilità di aver sbagliato le scelte ma all'interno di un gruppo che non gli consente di fare scelte: il dito è puntato verso la società che, evidentemente, pensa non gli abbia dato una rosa quantitativamente adeguata ad una stagione ad alto livello.
Non a caso il gm Pinto, prima del match, si era spazientito rispondendo ad una domanda sulla rosa corta: "Abbiamo detto dal primo giorno che serve tempo, dal primo settembre ogni conferenza stampa c’è sempre la stessa domanda per un problema che non esiste". Lo scollamento di vedute, almeno in pubblico, tra allenatore e dirigente è un altro pezzetto del puzzle pieno di inquietudini che si vive a Trigoria dopo le polemiche che hanno seguito la sconfitta contro la Juventus. Mou va per la sua strada, quella che porta dritta al mercato. Una richiesta che, ha lasciato intendere ieri, non arriva certo dopo l'1-6 di Conference League: "Cosa direi ai Friedkin? Cose che ho già detto privatamente e che cercherò di far restare il più possibile private".
Ma da qui a gennaio la strada è ancora lunga, più di due mesi di stagione da giocare senza uscire dai binari di un progetto che, va ricordato, è solo all'inizio. Domenica all'Olimpico arriva il Napoli capolista, sfida delicata ma anche ideale per ripartire di slancio, fermare la corsa dell'ex Spalletti ridarebbe benzina ad un gruppo che rischia almeno un parziale scollamento. Come reagiranno i cosiddetti "altri giocatori" menzionati da Mourinho come alternativi ai 12-13 titolari? Anche perché dopo il primo tempo i giallorossi erano sotto di un gol, la disfatta a livello numerico è maturata nella ripresa dopo che erano entrati i vari Pellegrini, Mkhitaryan, Cristante, Abraham e Shomurodov.