Biglietti messi all'asta su internet da tifosi che li avevano avuti gratuitamente, penuria di posti, prenotazioni cancellate e rimesse
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La prima finale di Conference League ha scaldato non poco gli animi dei tifosi romanisti, che, per la prima volta da anni, si giocano un titolo continentale. Non sarà la Champions, ma i detrattori della neonata coppa voluta dalla Uefa dovranno ricredersi circa la scarsa appetibilità del torneo. A Roma, infatti, è in atto una vera e propria caccia al biglietto. Tutti vogliono andare nella piccola Tirana a sventolare i colori giallorossi. Peccato che l'Arena Kombetare può ospitare meno di 19.000 mila persone. Un gioiellino nuovo di pacca, dell'architetto italiano Marco Casamonti, che però non può certo accogliere l'esodo romanista.
Domani la Uefa metterà a disposizione diecimila biglietti per la vendita libera (riservati a tutti, non sono alle due tifoserie), mentre su internet è esploso il bagarinaggio selvaggio. I biglietti che la società ha distribuito gratuitamente per quelli che avevano assistito all'infausta trasferta norvegese di Bodo, insieme ad altri che sono stati regalati tramite un concorso a estrazione (in tutto circa 3500), ora vengono rivenduti in rete per cifre astronomiche. Il prezzo base per un singolo tagliando messo all'asta si aggira attorno agli 800 euro, mentre nel caso più emblematico, che sta facendo il giro dei social, due biglietti sono in vendita per la modica cifra di 10.000 euro.
Ma non c'è solo il caos biglietti. L'immensa richiesta di posti letto in quei giorni a Tirana ha spinto molti albergatori ad annullare le prenotazioni in anticipo, acquistate a una cifra vantaggiosa, con scuse molto vaghe. Le stesse camere poi vengono ritrovate qualche ora dopo in vendita a un prezzo aumentato anche di 1000 euro. Un ambiente in fibrillazione il cui entusiasmo trasbordante è sfruttato da alcuni furbi per fare dei grossi affari.