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Roma, Fonseca cambia e rilancia Pastore. Florenzi: "Domenica ho visto umiltà"

Il tecnico pensa al turnover in vista del Basaksehir: "Fisicamente stiamo bene", Il capitano: "Tutto parte dalla mentalità"

18 Set 2019 - 15:15
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Quarta partita stagionale, quarta partita all'Olimpico. La Roma non si muove da casa e dopo le sfide di campionato contro Genoa, Lazio e Sassuolo, anche l'esordio in Europa League contro il Basaksehir (giovedì, ore 21) si terrà davanti ai propri tifosi, che però vedranno quasi certamente una squadra molto diversa. "Sto pensando di apportare cambiamenti. È impossibile non tenere conto dei prossimi impegni", ha detto il tecnico Paulo Fonseca. Turnover massiccio, insomma.

Sarà l'occasione di vedere all'opera elementi da rilanciare, uno su tutti: Javier Pastore. L'argentino, delusione della scorsa stagione, è ripartito dalla panchina nel nuovo corso e non sarà facile scalzare Zaniolo o il Pellegrini stratosferico visto col Sassuolo dal ruolo di trequartista: "Viene da una stagione difficile - ha detto Fonseca -, ora sta tornando al meglio. È un giocatore di grande qualità, speciale, che può risultare utile. La speranza è che possa stare anche bene dal punto di vista fisico, ma si tratta di un giocatore di grande livello. Con me è stato un professionista esemplare, si è dimostrato un lavoratore. Conto su di lui. Bisogna capire le circostanze particolari, ma può risultare molto utile". Fonseca ha poi trattato anche altri temi, dalle ambizioni del club alla condizione fisica: "Ora l’obiettivo è superare il girone e andare avanti. Ma vogliamo andare il più lontano possibile. Ritengo che la squadra stia bene anche da un punto di vista fisico"

FLORENZI: "CORRIAMO PER IL COMPAGNO"

In conferenza anche il capitano della Roma, Alessandro Florenzi: "Giocare in casa ha un altro sapore, però noi abbiamo un obiettivo: essere noi stessi in casa e fuori - ha spiegato - Io e Pellegrini anima della Roma? La responsabilità ci sta, ce la prendiamo. Speriamo di far capire anche ai nostri compagni cos’è Roma e la Roma. Parte tutto dalla mentalità: te la possono dare giocatori, allenatore e la società. Tante volte siamo mancati da questo punto di vista. Anche io potevo fare di più affinché questo non succedesse. Adesso pensiamo al presente e cerchiamo di fare cose giuste e lineare, dobbiamo fare solo una corsa in più per il compagno. Domenica ho visto una squadra vera, umile, pronta a battagliare e ad aiutare il compagno non a parola ma con i fatti. Mi viene in mente la corsa di Kluivert dove fa fallo su Berardi. Se abbiamo questo piglio in tutte le partite, ci sarà da divertirsi. Non dobbiamo fare l’errore di sentirci appagati, da capitano sento di doverlo evitare per tutti. È uno dei miei obiettivi che ho in testa. Giocando bene, se viene tutto più facile siamo tutti felici".

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