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Roma, Juric sconsolato: "Abbiamo buttato tutto il lavoro nel cesso"

Il tecnico giallorosso ha commentato la debacle di Firenze. Palladino gongola: "Fiorentina più sicura col nuovo sistema"

27 Ott 2024 - 23:51
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La Roma è stata surclassata in casa della Fiorentina. L'1-5 del Franchi non ha fatto altro che aumentare i nuvoloni neri al seguito di Ivan Juric che al termine di una prestazione al limite dell'imbarazzante, ha commentato la sfida che ha fatto traballare ancora di più la sua posizione in panchina: "Abbiamo sbagliato tutto - ha dichiarato a DAZN -, dopo sette partite concentrati e con buone prestazioni, qui a Firenze abbiamo sbagliato tutto dimenticando tutto il nostro lavoro. Non me l'aspettavo".

Juric ha cambiato due giocatori già dopo trenta minuti, Cristante e Angelino; una scelta commentata dal tecnico croato: "Tre giorni fa abbiamo fatto una partita molto bella, mentre stasera ho visto poca concentrazione e attenzione, specialmente in fase difensiva. Ho scelto di cambiare per dare un segnale, ma anche tecnicamente perché vedevo cose in generale che non mi sono piaciute. Non ho una rosa infinita, tutti devono essere partecipi sia i vecchi che i nuovi. Io guardo le prestazioni in partita e in allenamento, non devo mandare segnali a nessuno. Dopo sette partite in cui abbiamo subito pochissimo, stasera è stato tutto sbagliato. Ci sono poche cose da dire e poche scuse".

La Roma non sembra una creatura di Juric: "Abbiamo concesso pochi tiri prima di stasera, ma contro la Fiorentina abbiamo subito gol ridicoli. Dopo sette partite in cui abbiamo fatto bene, oggi è capitata una partita così storta. I giocatori però hanno nelle corde la mia idea di calcio e in un certo senso meglio che ci sia andato tutto storto stasera, magari migliorando nelle prossime". Sul futuro Juric è chiaro: "Si sa come va nel calcio. In 45 giorni abbiamo fatto un grande lavoro che oggi abbiamo buttato nel cesso, la mia sensazione è quella. Mi dispiace".

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PELLEGRINI: "DOBBIAMO ESSERE UOMINI, PRESTAZIONE INACCETTABILE"

Il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, ha parlato dopo l'1-5 contro la Fiorentina: "Non conosco una via d'uscita diversa dal lavoro. Dobbiamo guardarci in faccia ed essere onesti, uomini, perché certe prestazioni non sono accettabili da giocatori della Roma. Dobbiamo dare tutto e lavorare per fare quel qualcosa in più che oggi ci manca". Il centrocampista non nasconde le difficoltà della Roma: "Diverso è analizzare l'aspetto mentale del momento e la partita di Firenze, perché in quest'ultima non mi dà spunti positivi di alcun tipo per ripartire. L'unico modo che conosco è lavorare più forte di prima, perché siamo tutti qui per fare il bene della Roma e sapete tutti cosa vuol dire questa squadra per me. Giornate così sono difficili il doppio per me".

Cristante e Mancini non sono rientrati in panchina dopo la sostituzione nella ripresa: "Non me ne sono neanche accorto perché ero in campo. Siamo rientrati e ho voluto la squadra con me per far capire a tutti che avremmo potuto cambiare le cose, ma nella ripresa è andato tutto ancora più storto. C'è poco da analizzare, bisogna guardarsi negli occhi ed essere uomini. Quello che si è visto oggi non deve rivedersi mai più".

IL CASO MANCINI E CRISTANTE: NON RIENTRANO IN PANCHINA NEL SECONDO TEMPO

La serata di Firenze rischia di essere più negativa del previsto, se possibile, per la Roma. In una serata in cui tutto è andato storto, c'è da segnalare il comportamento di due senatori giallorossi: Bryan Cristante e Gianluca Mancini. Il centrocampista sostituito al 32' e il difensore all'intervallo anche per via di un'ammonizione, non sono rientrati in panchina nel secondo tempo a differenza da quanto fatto da Angelino, un altro dei giocatori sostituiti alla mezz'ora.

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PALLADINO: "SQUADRA PIU' SICURA COL NUOVO SISTEMA DI GIOCO. COMUZZO FORTISSIMO"

La Fiorentina ha raccolto la quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppe, ma la svolta è arrivata dopo che il tecnico Raffaele Palladino ha trovato il coraggio di cambiare la propria strategia di gioco con un nuovo modulo e nuove strategie: "Ho provato a lavorare per due mesi e mezzo sulla mia idea di calcio, poi ho capito che questi ragazzi avevano bisogno di qualcosa di diverso. I giocatori sono intelligenti e quando abbiamo cambiato sistema di gioco e principi, lasciando l'uomo su uomo per nuove vie, ho trovato una squadra più sicura e comoda con una nuova identità e automatismi più facili da trovare. Io ho solo cercato di mettere tutti in condizione di fare bene".

A centrocampo la Fiorentina è cambiata molto in una struttura più affidabile nelle due fasi: "Adli dà dinamismo, qualità e imprevedibilità. Non mi va di parlare dei singoli, soprattutto stasera, perché vanno elogiati tutti in questa partita. Se devo proprio sceglierne uno da elogiare direi Comuzzo, un classe 2005, che ha confermato di essere un grande difensore vincendo ogni duello con Dovbyk - ha commentato Palladino -. Ora pensiamo già al Genoa, cavalchiamo l'entusiasmo ma dobbiamo rimanere umili. So di poter contare su tutti i giocatori della rosa, ne ho cambiati nove rispetto alla Conference".

La classifica ora sorride alla Viola: "Non la guardo e non l'ho mai guardata nemmeno da calciatore. Forse non mi godo nemmeno le vittorie, ma assaporo il momento e poi penso già alla prossima col Genoa".

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