Il serbo: "Vista la situazione in Italia non so come si possa ricominciare a maggio"
Il mondo combatte contro il coronavirus e il calcio si interroga su quando potranno riprendere le competizioni. Gravina e Spadafora hanno parlato del 3 maggio più come speranza che come certezza visto che serve attendere l'andamento del contagio e anche Aleksandar Kolarov è molto realista: "Onestamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno, non sono molto ottimista anche se ci spero".
Il terzino della Roma, parlano al portale serbo Sportklub, racconta la situazione attuale con i suoi occhi: "Il calcio non è una priorità ora, vorremmo scendere in campo il prima possibile ma dobbiamo essere razionali. Vista la situazione in Italia non so come possa andare che si finisca tutto entro giugno".
Kolarov comunque continua ad allenarsi: "Sono uscito solo due volte in questi giorni, ogni giocatore ha ricevuto un programma da seguire e ci portano anche qualcosa da mangiare in modo da uscire il meno possibile. Mi alleno in giardino ma alcuni di noi vivono in appartamento e non hanno questa possibilità. D'altra parte credo che se tornassimo ad allenarci in gruppo, qualcuno potrebbe anche prendere il virus".
Sull'emergenza: "In Cina hanno messo tutto sotto controllo in quattro mesi ma il loro sistema è più rigoroso che in qualsiasi altra parte d'Europa. E poi troppe persone non hanno preso sul serio la sitiuazione: se si dice che bisogna restare a casa, si resti a casa. Più saremo disciplinati, meno tempo servirà per tornare alla normalità".