Nei pressi del Colosseo è stato esposto uno striscione con quattro manichini impiccati. Ma sono stati i tifosi laziali
E' stato un risveglio shock per la Roma. Nella notte, nei pressi del Colosseo, è comparso uno striscione di minaccia, corredato con quattro manichini impiccati, con le maglie riconoscibili di De Rossi, Nainggolan e Salah. "Un consiglio, senza offesa... dormite con la luce accesa", la scritta apparsa sulla passerella pedonale di via degli Annibaldi. Gli autori delle minacce, però, sono stati i tifosi laziali.
Poco dopo l'una di notte sono stati rimossi i manichini, mentre lo striscione, seppur strappato in alcune parti, è rimasto visibile più a lungo. Intanto, foto e video sono stati postati su numerosi profili social, alcuni riconducibili al tifo della Lazio. Anche per questo la Digos sarebbe in fase di identificazione dei responsabili: si tratterebbe di un blitz che fa seguito a quello di alcuni giorni fa davanti al centro sportivo di Trigoria dove furono messi lumini e disegnate bare. Anche in un video che ha fatto rapidamente il giro del web e dei social tutto indica la matrice del tifo laziale. Le immagini mostrano infatti un gruppo di persone intenta a cantare cori offensivi all'indirizzo della squadra giallorossa ("Roma mer...") proprio sulla passerella pedonale su via degli Annibaldi dove è stata confezionata la macabra scena. In particolare, il filmato mostra circa 20-30 persone intente a srotolare lo striscione e a sistemarlo poi sulla passerella pedonale. Al vaglio dei carabinieri ci sono le telecamere di zona mentre si cercano eventuali testimoni.
"Meravigliati e stupiti da tanta ottusità, dal sensazionalismo misto all’allarmismo che anima il giornalismo italiano. Con la seguente nota, gli Irriducibili della curva Nord Lazio, rivendicano la natura dello striscione apparso questa notte e chiariscono che il tutto va circoscritto nel sano sfottò che genera il derby capitolino. Nessuna minaccia a nessun giocatore della Roma, le bambole gonfiabili, rappresentano una metafora che vuole rimarcare lo stato depressivo in cui versano i tifosi e i giocatori dell’altra sponda del Tevere. Si tratta della continuazione e non della fine, di un sano sfottò che si protrae già da tre Derby, l’invito alla luce accesa è per evitare che di notte gli incubi possano disturbare i loro sonni, come accade dal 26 Maggio 2013. Non riteniamo scusarci con nessuno in quanto, seppur di cattivo gusto per alcuni, rientra tutto nel sano diritto a deridere l’avversario calcistico di sempre. Questo comunicato nasce dall’esigenza di rispondere e tutelarci, da una stampa attenta a strumentalizzare, allarmare e mistificare piuttosto che limitarsi a fare un informazione chiara e corretta… Arrivederci al prossimo incubo…. IRRIDUCIBILI LAZIO CURVA NORD"
"Una ferma condanna di ogni forma di violenza, fermo restando che da sempre dopo ogni derby ci sono sfottò ed episodi goliardici". Così la Lazio, in una dichiarazione all'Ansa, commenta l'episodio. "La società sportiva Lazio - sottolinea il club biancoceleste - ancora una volta ribadisce la sua posizione di assoluta difesa della legalità e di totale condanna di ogni forma di violenza o di istigazione della stessa. Fermo restando che da sempre dopo ogni derby si verificano anche episodi goliardici e di sfottò".
Nessuna denuncia ma costante contatto con le forze dell'ordine. Questa la posizione della Roma. Da quanto trapela da Trigoria, la società non ha denunciato gli autori perché le autorità competenti erano già al lavoro da ore. Autorità che hanno messo al corrente dello sviluppo delle indagini la dirigenza sin dalle prime ore. Per questo non saranno rese dichiarazioni sull'accaduto e sarà seguito il lavoro delle autorità in cui, fa sapere la Roma, si nutre totale fiducia.
"Questo non è sport, lo sport ed il calcio sono sempre un gioco ed a questo dobbiamo far riferimento". Lo ha detto il ministro dello Sport, Luca Lotti, in merito alle minacce ai giocatori della Roma al Colosseo. "Questi gesti vanno condannati, non è così che si può vivere di calcio e di sport", ha concluso il ministro.
"E' terribile, una cosa gravissima e inaccettabile. Sicuramente non è questo lo spirito dello sport e della città. Noi confidiamo che la magistratura possa quanto prima fare luce su questo episodio vergognoso. Chiaramente da parte nostra solidarietà a tutte le persone minacciate". Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi.-