Il tecnico giallorosso dopo la Salernitana: "Siamo tornati io, Allegri, Sarri ma contano più i giocatori degli allenatori"
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José Mourinho soddisfatto dopo il 4-0 della Roma sul campo della Salernitana: "Ero tranquillo sin dal primo minuto, la squadra giocava clamorosamente bene ed era impossibile non vincere". Poi sulle ambizioni giallorosse: "Ci sono squadre con rose più ricche della nostra ma quando le affronteremo, giocheremo per vincere: poi magari ne perdiamo una, vinciamo la seconda e così via ma non cambierò mentalità a seconda del nostro avversario"
Mou parla del modo in cui è arrivato il successo: "Diranno che la Salernitana non ha creato nulla ma la realtà è che abbiamo sempre pressato bene, abbiamo fatto quel che dovevamo fare, sono contento e ho fatto arrivare il messaggio alla squadra". Poi su Cristante: "Lui è quel profilo di calciatore che mi piace, dà equilibrio. Era importante che giocasse un po' più indietro in modo da abbassare Pellegrini e Veretout per le seconde palle".
Poi, sul ritorno in Italia: "Sono arrivato felice alla Roma, felice di tornare in Serie A. Avevo bisogno di tornare a sentire questa sensazione, in Italia i tifosi sono speciali e qui ne abbiamo di passionali". Il portoghese si dice piuttosto tranquillo sulla rosa allestita: "La parola chiave dei Friedkin e per me è: tempo. Non voglio troppa tranquillità, voglio accelerare il processo di crescita, non voglio finire settimo/ottavo. Più qualità? No, vorrei avere più esperienza".
La Serie A ha perso diversi campioni ma riacquistato allenatori come Mourinho, Allegri, Sarri, Spalletti: "E io aspetto anche Claudio (Ranieri, ndr). Ci sono tecnici della nuova generazione ma credo che anche a loro faccia piacere il ritorno di quelli della nostra generazione. Ma in ogni caso i giocatori sono più importanti degli allenatori".