Il tecnico giallorosso dopo il ko contro la sua ex squadra: "Per batterli devi essere perfetto, noi non lo siamo stati"
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José Mourinho non può che ammettere la superiorità dell'avversario dopo il 3-1 incassato dall'Inter a San Siro: "Loro sono troppo forti, i più forti del campionato - ha detto il tecnico della Roma a Dazn a fine gara -. Hanno tanti giocatori che sono degli "animali" dal punto di vista fisico. Per batterli tutto deve essere perfetto, noi non lo siamo stati". Pochi dubbi, poi su chi tifare per la corsa al titolo: "Io amo l'Inter e loro amano me, mi piacerebbe che l'Inter vincesse il campionato, ora lo posso dire, ma prima della gara io volevo solo vincere".
Il portoghese, in ogni caso, ha fatto i complimenti ai suoi: "Abbiamo avuto una grande palla gol con Manicni sullo 0-0, dieci secondi dopo abbiamo preso gol. Abbiamo avuto un calo di fiducia e concentrazione negli ultimi 10-15 minuti nel primo tempo e nella ripresa abbiamo preso un gol su palla inattiva contro una squadra fortissima su questo profilo, senza Cristante sapevamo che perdevamo qualcosa. Abbiamo perso una partita dopo tanto tempo, ma lo abbiamo fatto contro una squadra più forte di noi e va bene.
Complimenti anche al direttore di gara: "Sozza aveva un match difficile, sono contento per lui perché ha arbitrato bene e i giocatori delle due squadre lo hanno aiutato. Se ci fosse stato lui al posto di Di Bello la settimana scorsa, avremmo portato via tre punti al Napoli".
La testa ora va alla semifinale di andata di Conference League col Leicester: "Ora riposiamo e inseguiamo il sogno della finale. Sarà durissima giovedì. Sono orgoglioso dei miei. Cosa ci manca per diventare una big? Tempo, lavoro, crescita di alcuni giocatori... Per fare un esempio: Zalewski ha tanta qualità, ma è un bambino e fa errori. Ci sono squadre che invece pagano per avere Gosens in panchina. Comunque siamo più squadra di un mese fa e la nostra proposta di gioco è stata buona, se abbiamo faticato stasera è stato solo merito loro".