Il dg Thomassen: "Sentenza assurda, siamo in una situazione scatenata dallo staff giallorosso"
La vigilia del ritorno dei quarti di finale di Conference League tra Roma e Bodo/Glimt si sta scaldando. L'Olimpico sarà infuocato con il primo soldout al 100% della capienza, l'undicesimo stagionale in generale, e il popolo giallorosso proverà a spingere la squadra di José Mourinho verso la rimonta dall'1-2 in Norvegia che vorrebbe dire semifinale. Oltre 62mila spettatori e uno stadio che influirà nel disinnescare il Bodo/Glimt, già capace di uscire indenne dalla trasferta romana nei gironi (2-2).
Dal punto di vista del campo, José Mourinho dovrebbe riavere a disposizione Gianluca Mancini dopo lo spavento per l'infortunio al ginocchio nella gara d'andata. Pellegrini confermato sulla trequarti, mentre Veretout - entrato bene contro la Salernitana - chiede spazio a centrocampo. In attacco la certezza è Abraham, con Zaniolo che scalpita ma che potrebbe partire ancora dalla panchina.
Panchina dell'Olimpico dove potrebbe non esserci il tecnico del Bodo/Glimt, Kjetil Knutsen, squalificato provvisoriamente dalla Uefa dopo lo scontro nel tunnel dagli spogliatoi con il preparatore dei portieri Nuno Santos. Decisione che ha fatto infuriare la società norvegese, come espresso dal dg Frode Thomassen: "Siamo scioccati da questa scelta, perché siamo stati tirati in mezzo in una situazione provocato dallo staff della Roma. E' inaccettabile e irragionevole, una cosa assurda. Vogliamo che la verità emerga e sosterremo che il verdetto non regge e siamo fiduciosi che quando avremo parlato con la Uefa e chiarito, la sentenza cambierà".
Per Thomassen la squalifica a Knutsen deve essere tolta senza se e senza ma: "Se non potrà essere con noi all'Olimpico sarà una cosa tragica. Non per la partita in sé, ma per il tipo di valori che vogliamo porti con sé il calcio".