Lo Special One ha incrociato il presidente al Fulvio Bernardini dopo la finale persa a Budapest, ma i due non avrebbero parlato dei piani per la prossima stagione
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A Roma c'è aria tesa attorno a José Mourinho. La finale persa a Budapest ha lasciato il segno. Non solo per la sconfitta ai rigori, ma anche per quello che è successo dopo. Gli insulti all'arbitro Antony Taylor rischiano di costare piuttosto cari allo Special One sul piano disciplinare e le dichiarazioni post-partita sul suo futuro a Roma lasciano aperti tutti gli scenari. Una situazione da prendere con le pinze in attesa di confronti e certezze. A Trigoria Mou si è isolato da tutto in vista dell'ultima gara di campionato con lo Spezia, ma al Fulvio Bernardini è andato in scena anche il primo contatto con Dan Friedkin dopo la serata amara di Budapest. Un incontro breve, in cui pare non si sia parlato apertamente dei rispettivi piani per la prossima stagione, ma da cui potrebbe essere comunque arrivato qualche primo segnale.
Un primo contatto, insomma. Giusto per un saluto, per riallacciare i rapporti dopo la "fuga" del presidente post-rigori a Budapesti e per darsi appuntamento attorno a un tavolo a stagione chiusa. Anche perché Mourinho attende a breve un confronto chiaro con la società per fare il punto della situazione e avere rassicurazioni sul futuro. Un futuro ancora tutto da decifrare. Al momento l'impressione è che lo Special One voglia restare nella capitale, ma per farlo pretende determinate condizioni. Sia sul mercato per rinforzare la rosa ed essere competitivo in Europa, sia a livello organizzativo per avere più supporto e protezione dalla società in certe situazioni anche extra-campo.
Garanzie che potrebbero allungare l'avventura di Mou in giallorosso, ma senza le quali sembra difficile che il tecnico accetti di rimanere nonostante il grande feeling con i giocatori e con i tifosi. Una situazione che per ora lascia tutto in stand-by. "Non avete perso, non ho rimpianti. Sto qua. Sto qua per voi. Sto qua e basta. Sto qua e punto", ha detto José ai suoi giocatori in mezzo al campo a Budapest dopo i rigori. Ma le parole, spesso, poi lasciano il posto ai fatti. E i prossimi passi della proprietà e del tecnico saranno decisivi. Al momento lo Special One non vuole ascoltare altre offerte. Prima vuole parlare faccia a faccia con i Friedkin per avere certezze su investimenti e organigramma societario. Una discussione cruciale, da cui dipenderà il futuro di Mou e della Roma.