Secondo la Fifa, chi non risponde alla convocazione del ct non può giocare col suo club nei 5 giorni successivi all'ultimo impegno della nazionale
A Roma scoppia il caso Nainggolan. Il belga non ha risposto alla convocazione di Martínez e poi è sceso in campo con la Roma in un'amichevole contro la Primavera, irritando il selezionatore belga. Ma non è tutto qui. Secondo la Fifa, infatti, il giocatore che non risponde alla chiamata del ct non può giocare col club nei 5 giorni seguenti l'ultimo impegno della propria nazionale. Una regola che di fatto escluderebbe il Ninja dalla gara col Napoli.
Aria tesa, dunque, a Trigoria. Tutto è partito dall'impiego di Nainggolan in un'amichevole nonostante risultasse infortunato per la nazionale. Il Ninja, infatti, non ha risposto alla convocazione per un problema al flessore, ma poi è sceso in campo contro la primavera, alimentando dubbi e sospetti sulle sue reali condizioni. "I reparti medici della Roma e della Nazionale belga sono sempre rimasti in contatto - ha spiegato il ct Martinez dopo la vittoria con la Bosnia -. Siamo venuti a conoscenza del fatto che Nainggolan è stato impiegato nella partita contro la Primavera della Roma. Cercheremo di avere qualche informazione in più su questa gara, vogliamo capire esattamente cosa è successo".
Appunto a cui il diretto interessato ha subito risposto su Twitter: "Ho letto qualche ca****a sul fatto che ho giocato in un'amichevole contro la Primavera della Roma. Sto cercando di rimettermi fisicamente a posto. Può una partita amichevole per mettersi in forma essere pesante come una ufficiale? Non sono abbastanza allenato per giocare una partita ufficiale". Botta e risposta, dunque. Ora però resta il regolamento con cui fare i conti. La norma Fifa parla chiaro. Lunedì il Belgio affronterà Gibilterra per le qualificazioni mondiali e il match contro della Roma contro il Napoli è in programma sabato. Esattamente cinque giorni dopo, in pieno divieto di impiego. Al San Paolo sarà dura vedere il Ninja in campo.