Il pareggio contro l'Inter consolida il terzo posto dei giallorossi, l'ingresso del bosniaco ha cambiato il match
Il pareggio interno contro l'Inter ha interrotto a otto la striscia di vittorie consecutive in campionato della Roma, ma Spalletti può comunque sorridere in chiave Champions. La distanza dai nerazzurri resta di cinque punti e se è vero che la Fiorentina può avvicinarsi, fino al gol di Nainggolan lo scenario era peggiore. Resta il dilemma Dzeko: fischiato dai tifosi per qualche errore di troppo, l'ingresso del bosniaco ha cambiato il match.
La rete in spaccata di Nainggolan ha portato un punto in dote alla Roma, ma di fatto ne vale tre, la differenza tra il potenziale -2 dell'Inter in classifica e il reale -5 che il pareggio ha sancito. I giallorossi però hanno sofferto la tattica di Mancini per oltre un'ora di gioco e solo nella ripresa, complice anche il cambiamento tattico dopo il gol subito e l'ingresso di Dzeko, sono arrivati i primi grattacapi per la difesa dell'Inter. Proprio l'ingresso del bosniaco, come ammesso dallo stesso Mancini, ha mandato in tilt la tattica nerazzurra costringendo i difensori centrali ad occuparsi di lui, lasciando più spazio agli inserimenti dei trequartisti.
Nonostante questo Dzeko ha dimostrato di non essere ancora uscito da un momento particolare dove tutto gli riesce difficile. L'assist involontario per Nainggolan era un destro svirgolato malamente, e il pallone scagliato in tribuna da due passi ha fatto piovere qualche fischio dalle tribune per un giocatore che in zona realizzativa ha finora deluso. Nonostante questo però Spalletti sa che un Dzeko in forma accettabile è praticamente indispensabile per la sua Roma. In questo modo può estrarre dal cilindro più soluzione e, come contro l'Inter, rivoltare velocemente una partita complicata.