Il centrocampista giallorosso è finito nel mirino del tifo social indicato come fonte di informazioni riservate per la stampa
Nicola Zalewski è finito nel mirino dei tifosi della Roma che, dopo averlo fischiato al termine della sconfitta contro l'Empoli, sui social è stato accusato di essere fonte di informazioni segrete dello spogliatoio giallorosso per organi di stampa e giornalisti, tra formazioni anticipate e racconti non autorizzati. Un'accusa che il giocatore, tramite il proprio agente e avvocato Giovanni Ferro ha voluto respingere con fermezza: "Affermo con indignazione la più totale estraneità ai fatti".
La convinzione che il centrocampista della nazionale polacca, ma di Tivoli, fosse il punto di partenza delle notizie uscite da Trigoria su presunti battibecchi e novità tattiche o di formazione si è sparsa sui social e una volta partita è difficile da fermare. Anche per questo Zalewski, come confermato dall'agente, è pronto ad andare per vie legali per tutelare la propria persona.
"Con riferimento alle voci circolate nella giornata di ieri secondo le quali Nicola Zalewski avrebbe diffuso a presunti organi di stampa e/o giornalisti notizie ed informazioni riguardanti la formazione e più in generale lo spogliatoio - puntualizzato l'avv. Ferro all'ANSA -, affermo con assoluta fermezza ed indignazione la sua più totale estraneità a tali fatti".
Sui prossimi passi del giocatore l'agente è stato chiaro: "Comunico altresì che Nicola ha già conferito a noi legali l'incarico di agire senza indugio nei confronti di tutti coloro che si sono resi responsabili della diffusione di tali notizie false e gravemente lesive della sua immagine umana e professionale".