Il tecnico della Roma, intervenuto in conferenza alla vigilia della finale, è sicuro: "Domani vogliamo esserci"
José Mourinho si appresta a giocare l'ennesima finale europea della sua carriera da allenatore, la seconda di fila con la Roma dopo il successo in Conference League. Il tecnico portoghese, intervenuto in conferenza stampa a Budapest alla vigilia della finalissima di Europa League, si è detto certo del valore della sua squadra: "Meritiamo questa finale, meritiamo questo cammino dopo 14 partite. Siviglia favorito? Per loro una finale europea è abitudine". Sul futuro ha dribblato le domande: "Non ho avuto contatti, ho parlato con i miei capitani e sanno cosa penso". E sull'impiego di Dybala: "20-30 minuti può farli".
LE PAROLE DI MOURINHO IN CONFERENZA
Tragitto lungo per la finale - "È stato un tragitto lungo, diverso da quello del nostro avversario che viene dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 gare per arrivare qui, lo meritiamo. Adesso sta arrivando l'ora, ci abbiamo lavorato negli ultimi giorni. Vogliamo lottare".
Emozione per la finale - "I giocatori più preparati vanno in campo e meno sentono la pressione. Io penso che la storia non gioca, Mendilibar la pensa diversamente. Lui vede il Siviglia favorito. Per loro una finale europea è abitudine, per noi invece è qualcosa di storico. Domani, vogliamo esserci".
Sul futuro - "Chi ha domande sul futuro di qualcuno va fatta a Mendilibar perché è lui che non ha contratto. Io ho parlato con i miei capitani, ho risposto in maniera obiettiva e non voglio che loro vi dicano cosa ho detto. Loro sanno cosa penso, rispetto al 2010 la situazione è diversa perché era tutto fatto col Real. Oggi zero contatti con altre società, oggi è importante essere noi".
Le parole da Madrid - "Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all'allenatore. Però l'allenatore non gioca, l'allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detti al mio staff: oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grande squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì".
Le parole allo staff - "Oggi ho detto al mio staff: abbiamo fatto tutto, ora i giocatori per la storia. Il Siviglia ha due squadre, esperienza e qualità in 25-26 giocatori e un bambino, Blanco. La mia squadra domani sarà lì, saremo lì".
Il paragone con Mendilibar - "È curioso perché si parla di esperienza di allenatori, ma il Siviglia ha giocatori più abituati. Noi abbiamo giocatori come Zalewski o Bove che giocavano prima in Primavera. Io e Mendilibar abbiamo gli stessi capelli bianchi, loro sono un po' più esperti di finali, ma i miei arrivano qui pronti, abbiamo fatto 29-30 partite europei in due anni".
La seconda finale con la Roma - "La differenza è che col Tottenham sono stato esonerato prima della finale di Wembley, a Roma mi hanno dato la possibilità di giocare quella di Tirane e giocarne domani una seconda".
Su Dybala - "20-30 minuti riesce a farli".
LE PAROLE DI PELLEGRINI
Come si arriva alla finale - "Arriviamo consapevoli perché quando arrivi a queste partite significa che hai fatto un percorso che ti ha lasciato delle cose. Sacrifici per esserci, consapevoli e tesi, ma concentrati".
Su Mourinho - "Ci siamo parlati in tutta onestà e quando sarà il momento parlerà lui. Ci ha dato la carica per domani".
Seconda finale, cosa significa - "Penso che c'è sempre qualcosa di più grande, ma la più grande che resta e non accontentarsi mai. Abbiamo dato il 100% lo scorso anno e l'abbiamo vinta con grande emozione. Quest'anno abbiamo dato il 100% in Europa League e il desiderio è vincerla. Siamo abituati così anche grazie al mister che è attento dal punto di vista calcistico e umano. In campo lasciamo tutto, siamo grati di quanto fatto perché abbiamo avuto difficoltà e siamo scesi in campo come 11 calciatori e soprattutto 11 uomini".
Le difficoltà della gara - "Sappiamo che sarà difficile, ma lo sarà anche per loro. Siamo orgogliosi di essere qui e di avere fatto questo percorso che ci ha migliorato".
Pullman davanti alla porta - "Quando lo sento dire mi viene da ridere. Affrontare la partita in maniera tattica giusta è limitare gli avversari in quello che sono più bravi. Abbiamo analizzato gli altri, abbiamo cercato di capire come arginare i loro punti di forza e ci siamo riusciti visto che noi siamo in finale e chi parla non c'è".
Dal Siviglia con Fonseca a Mou - "Cos'è cambiato? Inizialmente c'era qualche cambiamento in campo che si è rispecchiato anche in campo, poi noi abbiamo voluto creare un gruppo che ci tenesse. Sacrificarsi, fare una corsa in più per il compagno per volerci essere con forza. Il nostro punto di partenza è stato questo, poi è arrivato il mister che ci ha forgiati".
LE PAROLE DI MANCINI
Come è stata preparata la partita - "Non dico la tattica, ma l'abbiamo preparata per due giorni e siamo consapevoli di poter giocare la partita nel migliore dei modi".
L'allenamento a Trigoria e Dybala - "Ci sentiamo più a casa, abbiamo tutto a disposizione e ci troviamo bene. Dybala cammina e sta bene, speriamo ci possa dare una mano".