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LA VERSIONE DI NICOLO'

Zaniolo, parla la mamma: "Abbandonato dalla Roma"

Francesca Costa racconta i retroscena dell'addio ai giallorossi: "Milan e Tottenham non hanno trovato l'accordo con il club, lui si sarebbe anche ridotto l'ingaggio"

13 Feb 2023 - 09:50

L'addio di Nicolò Zaniolo alla Roma è stato davvero tormentato, con scambi di accuse e i tifosi che non hanno gradito il comportamento del giovane talento giallorosso. Anche per questo, una volta placatasi la bufera mediatica, è scesa in campo la mamma del giocatore, Francesca Costa. “Mio figlio non è un pazzo o un traditore, è stato fatto passare per quello che non è. È un ragazzo, avrà fatto i suoi errori come tutti, altri ne farà, ne faremo, ma non è quello che è stato dipinto in queste ultime settimane perché faceva comodo a qualcuno”, ha detto al Corsport.

Ma non è stato un addio improvviso. “Dipende cosa intendiamo per improvviso. Nell’ultimo mese avevamo capito che a Roma era finita e che restare sarebbe stato impossibile, invivibile. Prima, invece, Nicolò, e quindi anche noi, pensavamo di fermarci a lungo”, ha aggiunto.

Ma andiamo con ordine: “Dopo Tirana succede che c’è la possibilità di pensare a cambiare aria, ne parliamo con la società che ci fa sapere una cosa: cinquanta o sessanta milioni, per loro, è il valore del ragazzo. Ma non arrivano offerte di quel tipo e lui resta, anche contento. Solo che si aspetta un rinnovo di contratto con cifre in linea con quella valutazione”.

Rinnovo che non arriva
“Mentre ad altri suoi compagni i contratti vengono fatti. Ma non è solo un problema di soldi. Nicolò, con il passare delle settimane, inizia a rendersi conto di non far più parte del progetto. La Roma gli comunica che a giugno lo vuole vendere, lui inizia a sentirsi messo da parte. E la luce si spegne”.

Sui tifosi
“Né io, né mio figlio, né nessuno della mia famiglia ce l’ha con i tifosi. Noi saremo sempre grati ai romanisti, sempre rispettosi, questo voglio che sia chiaro. Le critiche ci stanno, ma non è colpa loro. Hanno creduto a quello che gli è stato raccontato. Quelli sotto casa? Abbiamo fatto una denuncia contro ignoti, vedremo. Io dico una cosa: se fossero stati dieci ragazzini, magari un po’ scemi e sopra le righe, non ci saremmo agitati tanto. Se ci siamo agitati è perché venivamo da giorni in cui ci veniva scritto di tutto: insulti, minacce di ogni tipo. Eravamo molto spaventati, la situazione era diventata insostenibile”.

Il caso Bournemouth
“Voglio chiarire un aspetto: Nicolò si sarebbe ridotto l’ingaggio, o avrebbe chiesto gli stessi soldi della Roma, per il Milan o il Tottenham. Ma quelle società non hanno trovato l’accordo con il club giallorosso. A quel punto c’era il Bournemouth: non è vero che ci hanno offerto cinque milioni a stagione, quando mai. Prima il no e poi il sì? Questo è vero, ma quando li abbiamo richiamati loro avevano preso già un altro”.

Poi è arrivato il Galatasaray
“Una scelta che è stata quasi immediata perché ci hanno fatto sentire subito fiducia e sostanza. Volevano Nicolò, volevano chiudere, non è stato difficile metterci d’accordo”.

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