"Pretendiamo di sapere come stanno le cose direttamente dal presidente"
Dopo il sequestro dei beni e le accuse di appropriazione indebita, truffa, emissione di fatture false e auto riciclaggio, i tifosi della Samp non usano giri di parole per chiede spiegazioni al presidente blucerchiato. "Pretendiamo di sapere come stanno le cose direttamente e pubblicamente dal signor Massimo Ferrero, che è' tenuto a rispondere a tutti i Sampdoriani di un'accusa tanto grave", si legge in una nota degli ultrà.
Nel comunicato i tifosi chiedono di incontrare sotto la Gradinata Sud l'attuale presidente blucerchiato sabato alle 18, poco prima della sfida con il Bologna . "Chiediamo che ai Sampdoriani sia detta la verità su quanto emerso nelle ultime ore, in particolare sulla presunta sottrazione di denaro dalle casse della Sampdoria per fini personali da parte del signor Ferrero", precisa la nota. I gruppi ultrà della Sud infine danno un vero e proprio ultimatum al patron: "Anticipiamo già che in assenza di risposte (serie) nel giro di una settimana, il silenzio equivarrà per noi a un'ammissione di colpa che, vista la gravità delle accuse, non può portare altro che a spingerci ad agire per estromettere per sempre il signor Ferrero dalla Sampdoria".
La Sampdoria "ribadisce la fiducia nel lavoro della magistratura e la serena convinzione di chiarire ogni addebito nelle sedi competenti". La società genovese ha risposto così, con una nota, alle polemiche dopo le accuse rivolte al presidente Massimo Ferrero. La società blucerchiata ha voluto ricordare quanto fatto fino ad ora dalla nuova proprietà. "A partire dalla decisione di non distribuire gli utili degli esercizi di bilancio 2016 e 2017 per patrimonializzare la società stessa". Ha quindi sottolineato che anche l'attuale bilancio sarà chiuso in attivo "il terzo consecutivo", "con un dato differente rispetto ai 5 esercizi della precedente gestione che avevano portato a perdite per oltre 100 milioni di euro". Inoltre vengono ribaditi gli investimenti "per migliorare il centro sportivo di Bogliasco". Senza contare "il valore raddoppiato dei calciatori di proprietà passato in quattro anni da 36 a 78 milioni di euro" e "investimenti nell'acquisizione dei diritti sportivi di calciatori per 165 milioni di euro nelle ultime quattro stagioni".