Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

L'INTERVISTA

Sampdoria-Barreto, addio a causa del coronavirus: "Ha fatto un casino"

Il centrocampista ha risolto il contratto col club doriano: "Priorità alla famiglia"

01 Giu 2020 - 17:11
1 di 26
© lapresse  |  Paulo Dybala (Juventus) 
© lapresse  |  Paulo Dybala (Juventus) 
© lapresse  |  Paulo Dybala (Juventus) 

© lapresse |  Paulo Dybala (Juventus) 

© lapresse |  Paulo Dybala (Juventus) 

La notizia della rescissione consensuale del contratto (che sarebbe scaduto il prossimo 30 giugno) di Edgar Barreto con la Sampdoria a pochi giorni dalla ripresa del campionato di Serie A è stata una sorpresa per moltissimi tifosi ma a spiegare i motivi dell'addio ci ha pensato lo stesso centrocampista paraguaiano, che in un'intervista a Il Secolo XIX ha dato la colpa del divorzio al coronavirus: "Ha fatto un casino".

"Ho rescisso il contratto. Non si erano creati i presupposti giusti per il prolungamento - ha detto Barreto - il Covid poi ha fatto un casino… la priorità per me è dare tranquillità alla mia famiglia. Sono tanti i dettagli, grandi o piccoli, che mi hanno portato a prendere questa scelta. Mi è dispiaciuto tantissimo chiudere così, diciamo che ho anticipato i tempi di un mesetto. Senza questo maledetto virus sarei arrivato regolarmente alla fine del mio contratto".

Ma ad appendere gli scarpini al chiodo Barreto non ci pensa neanche: "Non smetto. Sto facendo il corso per allenatore ma se capita l’occasione, se c’è la possibilità, voglio giocare ancora e togliermi qualche altra soddisfazione. Se qualcuno pensa che io abbia rescisso perché non sto bene fisicamente, si sbaglia".

Poi il racconto dell'esperienza della difficile convivenza con il coronavirus, che Barreto è uno dei giocatori doriani ad aver contratto: "Sono stato influenzato un paio di giorni, un po’ di pesantezza agli occhi, poi stop. Però la mia grande paura era di trasmetterlo alla mia famiglia. E anche adesso, non me la sentirei di rischiare. In tanti dicono che una volta passato uno resta immune. Ma non ci sono certezze. Anche nel nostro spogliatoio a qualcuno è capitato di guarire e poi risultare di nuovo positivo. Riprendere a giocare significa anche andare in trasferta, viaggiare, dormire in albergo, incontrare persone. E per quante precauzioni tu possa prendere, non puoi mai sentirti sicuro...".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri