Dopo l'esperienza in Turchia il tecnico riparte dalla Samp ed è certo delle potenzialità: "Vogliamo fare una grande stagione"
Andrea Pirlo riparte dalla Sampdoria e da Genova, abbracciando il progetto blucerchiato dopo la retrocessione in Serie B. E presentandosi in conferenza stampa con il direttore dell'area tecnica Nicola Legrottaglie, il neo mister carica l'ambiente: "Ho scelto un grande progetto, la Sampdoria per me è come allenare in Serie A. Non voglio illudere, bisogna essere realisti, ma col lavoro possiamo fare tutto". Su Quagliarella si è sbilanciato: "Siamo amici e c'è un buon rapporto, sul suo futuro spetterà però alla società decidere". E sulla prossima Serie B Pirlo è sicuro: "Si gioca sempre per vincere, l'obiettivo è quello e vogliamo arrivare il più in alto possibile e il più velocemente possibile".
"Allenare la Samp è come allenare in A, ho scelto il progetto e sono qua con grande entusiasmo. È una grande opportunità per me e per tutti perché hanno salvato una società simbolo per l'Italia. Sono cresciuto con i miti di Mancini e Vialli, sono cresciuto con questa maglia e anche se non sono tifoso è un piacere. Non vedo l'ora di cominciare" le prime parole del tecnico in blucerchiato.
Sampdoria che, tra l'altro, è nel destino di Pirlo che da tecnico della Juventus ha esordito proprio contro i liguri: "È stata la mia prima partita con la Juventus, contro la Samp di Ranieri. È passato qualche anno, ho avuto delle esperienze positive e ho raggiunto degli obiettivi. La Turchia mi è servita tanto, sono andato in una società piccola per crescere e imparare. Lì non c'erano grandi presupposti, ma abbiamo fatto grandi cose e ce la siamo giocata con chiunque. A me è servita per crescere come allenatore. Oggi sono più esperto e consapevole degli errori fatti in passato".
E non può mancare la domanda su Quagliarella e il futuro della bandiera doriana: "È un amico, abbiamo giocato insieme alla Juve e abbiamo avuto sempre un gran rapporto. Il futuro spetta alla società, non so cosa hanno deciso. Ora noi dobbiamo pensare a lavorare e poi vedremo cosa sarà".
Sulle possibili difficoltà in B ha poi aggiunto: "Giocare è una cosa, allenare è un'altra. Ho subito iniziato ad altissimi livelli, ma non era il mio obiettivo perché di solito si parte dal basso. Sono andato in Turchia per ripartire da zero e per cercare stimoli e motivazioni. Per me oggi venire qui è una grande opportunità per quello che è la Samp e c'è un bel progetto. L'obiettivo è lavorare per una grande stagione, iniziamo tra poco e ci prepareremo al meglio. La B è diversa dalle altre competizioni, ma è un campionato importante dove si arriva giocando e mettendo il 100% del lavoro e dell'entusiasmo. Daremo il massimo per arrivare dove vogliamo".
Parole che fanno anche fissare gli obiettivi per la stagione che verrà: "Abbiamo iniziato ieri, stiamo lavorando per creare la squadra per iniziare la stagione. È stata salvata da poco e bisogna essere realisti, l'unica cosa che sappiamo è che lotteremo per far tornare la Samp al massimo splendore. Non illudo i tifosi. Si gioca sempre per vincere, l'obiettivo è quello e vogliamo arrivare il più alto possibile e il più velocemente possibile. Ci vorrà tempo, ma l'obiettivo è arrivare il più in alto possibile. Non possiamo dire che puntiamo alla promozione diretta, ma bisogna saper sognare. Voglio vedere giocare la squadra come piace a me, serve qualità e rabbia per avere un bel gioco".
"Si parte da un progetto sostenibile per la società, quindi faremo un mix tra giocatori che ci sono, giovani che rientrano e nuovi che prenderemo. Serve fiducia e lavoro, perché col lavoro può succedere di tutto e si può ottenere qualsiasi risultato" le parole del tecnico.