Da una parte si cerca ancora un bomber, dall'altra il bomber c'è eccome...
di Matteo DottoUno scudetto in 90 minuti, l’affare tricolore tutto milanese sarà deciso all’ultima giornata: Milan 83, Inter 81. Ai rossoneri basterà un pareggio in casa del Sassuolo, l’Inter può solo vincere contro una Sampdoria già salva. Un epilogo sulla carta scontato ma sia Milan che Inter sanno cosa voglia dire perdere un titolo all’ultima curva: successe ai rossoneri nella fatal Verona del 1973 e capitò ai nerazzurri nel ’67 in quel di Mantova e il famoso 5 maggio 2002 all’Olimpico con la Lazio. Inutile ricordare che quei tre scudetti persi dalle milanesi presero la A4 in direzione Torino bianconera… E, a proposito di Juve e di scudetti vinti o persi al fotofinish, Inzaghi ci ha tenuto a ricordare nell’immediato post di Cagliari-Inter il suo sorpasso nel 2000 alla Juventus: battuta nel diluvio di Perugia da un gol di Calori mentre la Lazio vinceva 3-0 contro la Reggina con il rigore sblocca-partita trasformato proprio da Simone…
BOMBER CERCANSI – Ancora Leao segna e mette in discesa per il Milan la pratica Atalanta. Gol numero 11 per il portoghese, gol questa volta da centravanti vero per la posizione da cui parte la gazzella portoghese per uccellare Musso sotto le gambe. Leao è l’unico rossonero in doppia cifra. Chissà se a Reggio Emilia contro il Sassuolo toccheranno/supereranno quota 10 Giroud (che adesso è a 9) e Ibrahimovic (fermo a 8 da più di quattro mesi). Ecco, per il Milan edizione 2022-23 serve a tutti i costi un grande centravanti. Un nome? Gianluca Scamacca, attualmente quarto in classifica cannonieri con 16 centri.
SUPER BOMBER – Un altro gol. Il numero 21 in campionato, il numero 25 in stagione. Doppio record per il 10 nerazzurro. Lautaro Martinez ha lasciato la sua firma anche a Cagliari con una grande prestazione al di là della rete. E’ insomma la stagione della consacrazione per il Toro di Bahia Blanca pronto a giocare tra sei mesi un Mundial da protagonista con la camiseta dell’Argentina. Anche l’Inter però – al di là del futuro di Dzeko, Correa, Sanchez e Caicedo – avrebbe bisogno di un innesto pesante davanti. E sarebbe suggestivo il nome del Cholito Simeone, fresco reduce con 16 reti (proprio come Scamacca) dal suo record personale in campionato e, a 26 anni, ormai pronto per una big.
DOPPIO ORO – Si accettano scommesse sull’assegnazione della prossima Panchina d’oro per la Serie A. Il (probabile) primo scudetto in carriera varrà quasi certamente il trionfo a Stefano Pioli. Così come Coppa Italia e Supercoppa di Lega varranno tanti voti a Simone Inzaghi. Eppure ci sono altri due allenatori meritevoli di una citazione. Davide Nicola e Thiago Motta. Nicola sta conducendo in salvo la Salernitana: impresa disperata se non impossibile se pensiamo che il tecnico piemontese subentrò a Colantuono (a sua volta sostituto di Castori, l’allenatore della promozione) con la squadra ultima in classifica con soli 13 punti in 23 partite. La media-punti di Nicola è stratosferica: 1,28 derivante dai 18 punti raccolti in 14 gare. E in caso di vittoria domenica contro il Venezia salirebbe addirittura a 1,4, roba da zona Europa. Altrettanto strepitosa la stagione di Thiago Motta allo Spezia. Molti (lo confessiamo: noi compresi…) avevano storto il naso quando dopo la “fuga” a Firenze di Vincenzo Italiano la dirigenza spezzina aveva chiamato sulla panchina degli aquilotti l’italobrasiliano. Reduce da una fugace e fallimentare esperienza in Serie A alla guida del Genoa nel 2019-20 con il misero score di 6 punti in 9 partite di cui una sola vinta. Ebbene, pur lavorando in un contesto ambientale piuttosto difficile (ricordate l’esonero “virtuale” di fine dicembre, sventato solo dalla vittoria ottenuta a Napoli?), Thiago Motta ha dimostrato di essere un grande allenatore. Pur avendo perso in estate protagonisti della salvezza come Marchizza, Pobega, Ricci, Farias, Galabinov e Piccoli, il suo Spezia a una giornata dalla fine ha 36 punti. Lo Spezia del predecessore Vincenzo Italiano nello scorso campionato ne aveva raccolti 39. E domenica prossima al Picco c’è Spezia-Napoli.