"Le notizie pubblicate nella giornata di ieri, sia su alcuni quotidiani sia su alcune testate on line, relative all'indagine condotta della Procura Federale, aventi ad oggetto presunte violazioni del divieto di scommesse derivanti dal procedimento penale radicato presso la Procura della Repubblica di Benevento, riportano circostanze non veritiere, distorte e altamente lesive della reputazione del di Domenico Berardi". Lo precisa Mattia Grassani, legale di Domenico Berardi, in una lettera all'ANSA, smentendo il coinvolgimento nel caso scommesse che ha coinvolto recentemente diversi calciatori di Serie A . "Infatti - prosegue l'avvocato -, l'archiviazione della posizione di Berardi da parte della Procura Federale, intervenuta a pochissime settimane dell'apertura dell'indagine, segnatamente alla metà del mese di marzo 2025, è conseguita all'accertamento di un furto di identità del calciatore, posta in essere da soggetti allo stato rimasti ignoti che hanno utilizzato, per la registrazione sulla piattaforma del sito di scommesse, il documento di una persona novantenne, nel frattempo deceduta, minimamente riconducibile o associabile e priva di qualsivoglia riferimento rispetto a Berardi". Per questo Grassani definisce il giocatore "parte lesa" della vicenda "essendo stato vittima di un reato, punito severamente dal codice penale".