Atalanta-Lecce, le immagini del match
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Colpaccio dei salentini che si confermano indigesti per i bergamaschi, cui hanno strappato 6 punti su 6
Il Lecce si conferma squadra indigesta alle grandi del nostro campionato e infligge la seconda sconfitta in due partite all'Atalanta. Al Gewiss finisce 2-1 per i salentini, che aprono le danze dopo appena cinque minuti con un destro da trenta mentri di Ceesay (qualche complicità di Musso) e controllano quasi senza rischiare la partita fino al raddoppio di Blin di testa al 74'. Inutile la rete di Hojlund, che approfitta di una clamorosa ingenuità di Falcone all'84'. Gara inconsistente dei bergamaschi, che si complicano la rincorsa a un posto in Champions scivolando a tre lunghezze dal Milan e a sei dall'Inter. Il Lecce, ancora una volta molto quadrato, si porta invece a cinque punti dal settimo posto del Bologna che varrebbe la qualificazione alla prossima Conference.
LA PARTITA
Da una parte l'Atalanta, che conferma questo andamento altalenante e pericolosissimo in chiave Champions (2 vittorie e 2 sconfitte nelle ultime 4 gare). Dall'altra il Lecce ammazza-grandi, incubo in carne e ossa di tutte le big del nostro campionato tra vittorie (2 con l'Atalanta e una con la Lazio), pareggi (Napoli, Milan e Roma) e sconfitte al fotofinish e anche per certi versi immeritate (contro Inter e Juventus). In mezzo una partita che si mette subito in salita per i bergamaschi, colpiti a freddo, dopo appena 5 minuti, dal terra-aria di Ceesay (preferito a Colombo) che sorprende da 30 metri un incerto Musso. Il tutto a sintetizzare un primo tempo giocato molto bene dai salentini (senza Strefezza, inizialmente in panchina), sempre alti e coordinati nel pressing sull'avvio della manovra nerazzurra e attentissimi in mezzo al campo (ottima gara di Blin e Hjulmand) e in difesa, e, per contro, 45 minuti abbondanti di caos in casa di un'Atalanta aggrovigliata su se stessa e tamponata a dovere sui portatori di palla (Koopmeiners ed Ederson in ombra) e sugli esterni. Unica, piccola, eccezione sull'asse Lookman-Hojlund che è e resta talento cristallino anche nelle giornate di minore vena.
La partita del Gewiss non è esattamente bella, ma è dinamica, combattuta su ogni pallone, anche ruvida quando serve. E dato che si stappa subito, anche condotta sul tema probabilmente migliore qualitativamente, con l'Atalanta a spingere alla ricerca del pareggio e il Lecce a difendersi con ordine e ripartire. Fatto sta che i primi 45 minuti producono almeno tre occasioni importanti. Prima è Hojlund a sfiorare il pari di testa dopo aver anticipato bene Baschirotto (15'), quindi ci pensa Falcone a disinnescare un destro sul primo palo di Lookman dopo una buonissima iniziativa personale dell'attaccante nigeriano, infine è Maehle a sprecare una palla gol pulita calciando troppo centrale su servizio perfetto sempre di Lookman.
La ripresa ricalca lo stesso leit-motiv con l'Atalanta sempre alla ricerca di spazi che non ci sono e il Lecce che, anche grazie agli inserimenti di Colombo e Strefezza, si limita a qualche, sporadica, ripartenza. La Dea, con Soppy al posto di un deludente Zappacosta, continua a muovere palla da una parte all'altra del campo senza arrivare quasi mai al tiro, se non con un destro fuori misura di Ederson a inizio ripresa. Il Lecce, dal suo canto, alza il muro a protezione di Falcone (sempre attento). Gasperini prova allora a giocarsi la carta Muriel al posto di Boga per dare ancora maggiore peso e imprevedibilità al suo attacco, ma è Musso a rischiare di più con un rinvio ritardato e per poco non intercettato da Colombo. Il colpo del ko arriva al 74', quando Blin approfitta di una marcatura un po' morbida di Hojlund su angolo per raddoppiare di testa nell'unica occasione salentina del secondo tempo. L'Atalanta prova a reagire con un destro di Toloi a lato non di molto prima di trovare il gol della speranza con Hojlund, che approfitta di un erroraccio clamoroso di Falcone per intercettare il rinvio del portiere dei giallorossi e riaprire la partita (84'). I sette minuti di recupero sono un assalto all'arma bianca: Falcone si riscatta con un miracolo su Muriel e di fatto chiude i conti. L'Atalanta incassa la seconda nelle ultime quattro partite e scivola a 3 punti dal Milan terzo in classifica. Il Lecce si porta invece a cinque punti dal settimo posto del Bologna che vale l'Europa.
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LE PAGELLE
Falcone 6 - Partita da 7 abbondante rovinata dall'errore sul gol di Hojlund. Si riscatta con una parata clamorosa su Muriel in pieno recupero. Sempre sicuro e attento, ripete l'ottima prestazione di una settimana fa contro la Roma
Blin 7,5 - Insieme a Hjulmand chiude ogni millimetro di spazio in mezzo al campo e fa ripartire sempre con intelligenza l'azione. La ciliegina su una torta già così gustosissima è il gol di testa che vale tre punti
Baschirotto 7 - Bello nemmeno un po', anzi, a volte persino troppo attento alla concretezza. Ma contro Hojlund, che ne ha fatti impazzire parecchi, non sbaglia proprio mai. Roccioso, sempre concentrato in anticipo, insuperabile di testa. Ottimo punto riferimento di una difesa che sa reggere l'urto di qualunque avversario
Baroni 7 - Inusuale pagella a un allenatore, lo sappiamo. Però, visto che i numeri in settimana sono diventati famosi (leggi Allegri, ndr), i suoi alla guida di una neo-promossa contro le grandi del nostro campionato sono da ap-pl-au-si, scritto così, con gli spazi: tre vittorie (due Atalanta e Lazio), tre pareggi (Napoli, Milan e Roma), due sconfitte di misura e sempre nei minuti finali (Inter e Juve). Cosa volere di più? Niente, davvero niente.
Hojlund 6 - Si salva per il gol che riapre la gara negli ultimi minuti ma anche senza quello è comunque tra i più positivi. Palloni giocabili quasi zero. Un colpo di testa a lato e qualche buona giocata in tandem con Lookman (una ha portato alla rete annullata per fuorigioco del nigeriano)
Koopmeiners 5 - Stranamente in giornata no. Poco reattivo in fase difensiva, poco partecipe in quella offensiva. Per uno che si vede sempre ovunque, 90' da quasi invisibile
Vorlicky 6,5 - Una ventina di minuti a gara praticamente compromessa per far capire che tenerlo d'occhio sarà cosa buona e giusta. Personalità e tecnica, anni 21. Se ne parlerà ancora.
IL TABELLINO
ATALANTA-LECCE 1-2
Atalanta (3-4-2-1): Musso 5; Toloi 6,5, Demiral 6,5 (30' st Palomino 6), Djimsiti 6; Zappacosta 5 (1' st Soppy 5,5), Ederson 5,5 (30' st Vorlicky 6,5), Koopmeiners 5, Maehle 5,5; Lookman 5,5, Boga 5 (23' st Muriel 5,5); Hojlund 6. A disp.: Rossi, Sportiello, Okoli, Palomino, Ruggeri, Muhameti. All.: Gasperini 5
Lecce (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6, Baschirotto 7, Tuia 6,5 (23' st Ceccaroni 6,5), Gallo 6; Blin 7,5, Hjulmand 7, Maleh 6,5 (26' st Askildsen 6); Banda 5,5 (17' st Strefezza 5,5), Ceesay 6,5 (17' st Colombo 6), Di Francesco 6 (23' st Oudin 5,5). A disp.: Bleve, Brancolini, Cassandro, Ceccaroni, Lemmens, Pezzella, Romagnoli, Askildsen, Helgason, Oudin, Voelkerling. All.: Baroni 7
Arbitro: Piccinini
Marcatori: 4' Ceesay, 29' st Blin (L), 42' st Hojlund
Ammoniti: Demiral, Zappacosta (A), Di Franchesco, Gallo, Blin (L)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Wladimiro Falcone ha effettuato nove parate nella partita, solo nel gennaio 2022 contro il Torino ha fatto meglio in una gara di Serie A (10).
• Il Lecce ha segnato con i suoi unici due tiri nello specchio effettuati nella partita.
• Tra i giocatori dei maggiori cinque campionati europei con almeno sei gol solo Moukoko e Musiala sono più giovani di Rasmus Højlund.
• Per la prima volta in Serie A il Lecce ha trovato il gol per quattro sfide di fila contro l’Atalanta.
• Quello di Assan Ceesay è il gol più veloce in trasferta del Lecce in Serie A dal 23 aprile 2011 (Di Michele contro il Genoa).
• Assan Ceesay non segnava da otto partite in Serie A, l’ultima rete era stata il 17 ottobre contro la Fiorentina.
• Tutti i quattro gol segnati da Assan Ceesay in questo campionato sono stati in gare disputate dal primo minuto.
• Alexis Blin ha segnato il suo primo gol in Serie A dopo 21 presenze, diventando l’ottavo marcatore del Lecce in questo campionato.
• Juan Musso ha collezionato la sua 50ª presenza con la maglia dell’Atalanta in Serie A.