Torna in discussione la data del 13, indicata dalla Lega, anche per una questione legata alle 4 settimane di allenamento
C'è grande attesa per il summit tra il Governo e i vertici del calcio, in programma alle 18.30 in videoconferenza, decisivo per stabilire l'eventuale data della ripresa del calcio giocato. Al tavolo virtuale si siederanno il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il suo staff, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, quello della Lega B Mauro Balata, dei Dilettanti Cosimo Sibilia, Damiano Tommasi per l'Assocalciatori, Renzo Ulivieri per l'Assoallenatori e Marcello Nicchi per gli arbitri. La Lega Serie A vuole ripartire il 13 giugno ma secondo le ultime indiscrezioni si fa largo l'ipotesi del 20 giugno: in questo modo le squadre avrebbero anche nelle gambe quattro settimane di allenamento.
La data del 17 giugno potrebbe essere usata per la Coppa Italia o i recuperi della 25.a giornata (Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari). In caso di partenza il 13 servirebbe comunque un nuovo decreto del presidente del Consiglio visto che al momento gli eventi sportivi sono bloccati fino al 15 giugno.
Ma alla vigilia del giorno decisivo per la ripartenza del calcio ecco la notizia di un nuovo possibile caso di Covid-19. L'ultima serie di esami a cui è stato sottoposto il gruppo-squadra del Bologna ha evidenziato un sospetta positività al coronavirus relativa a un membro dello staff. In via precauzionale la squadra ha sospeso gli allenamenti che riprenderanno giovedì in forma individuale e a orari differenziati. Nel caso in cui fosse confermata la positività, il gruppo verrà isolato, in ritiro. Ed è proprio la questione della 'quarantena' uno dei punti di cui si parlerà nella riunione tra Governo e Figc. Il Comitato tecnico scientifico del governo ha confermato, in vista del vertice, la norma che prevede una 'quarantena' di due settimane in caso di nuova positività. Il vertice dovrà annunciare come e quando potrà ripartire il campionato e si concentrerà su tre fronti: oltre alle indicazioni del Cts, sul tavolo il nodo tv e le richieste di calciatori e allenatori.