Un'ora di grande Toro che va avanti 2-0 ma quando tutto sembra perso esce la forza del belga che guida i suoi: e adesso si pensa al Real
Nell'ottava giornata di Serie A, l'Inter ha battuto in rimonta 4-2 il Torino a San Siro. Un'ora di grande Torino, padrone del campo, avanti 2-0 con il gol di Zaza e il rigore di Ansaldi. Poi però l'Inter ha ritrovato rabbia e orgoglio, ha tirato fuori la forza dei suoi attaccanti: Alexis Sanchez e Lukaku hanno riportato i nerazzurri in parità, poi un rigore di Lukaku e il gol finale di Lautaro Martinez hanno dato i 3 punti a Conte.
LA PARTITA
Turnover ragionato, ma diffuso, quello di Antonio Conte. Difesa tutta italiana con Ranocchia in mezzo tra D'Ambrosio e Bastoni, Lautaro in panchina con Alexis Sanchez titolare. Atteggiamento di estrema prudenza quello suggerito da casa Giampaolo al vice Francesco Conti, una sola punta cioé Zaza (Belotti si è fermato per un problema muscolare durante il riscaldamento) con Verdi a dare una mano e densità elevatissima nella seconda e nella terza linea. Le pulsanti motivazioni di Zaza sono il filo conduttore del primo quarto d'ora che l'Inter affronta invece con il braccio fuori dal finestrino. Verdi inventa lontano dalla porta, l'Inter gli lascia spazi siderali, Zaza tira prima al volo fuori di poco, poi si alza in acrobazia senza fortuna. Il Toro c'è, è in campo con anima e cuore. L'Inter non ancora.
Cambiano gli aggettivi, si gonfiano e si sgonfiano nel giro di una manciata di minuti. Sembra incolore il primo tempo dell'Inter, diventa disastroso qualche secondo prima del duplice fischio. Un'azione perfetta del Toro, Linetty per Bonazzoli, colpo di tacco di Meitè, in area c'é Zaza che si fa trovare con una puntualità che spacca il millesimo di secondo, sinistro chirurgico e gol. Il vantaggio con cui la squadra teleguidata da Giampaolo va al riposo è ampiamente meritato e soprattutto fornisce lo spunto per un'analisi di quanta poca Inter si sia vista in questo primo tempo. Riassumendo: zero tiri nello specchio della porta, zero combinazioni che possano essere ricordate. Un giro palla timido e nemmeno troppo preciso all'interno della propria metà campo. Qualche uscita forzata con il solito lancio per Lukaku, sempre ben tenuto da Bremer e da Lyanco. Diversi i non pervenuti nerazzurri, soprattutto in mezzo al campo dove il Toro ha momenti di dominio, con il solo Barella a metterci cuore e polmoni senza trovare collaborazione. Non che l'ex Cagliari sia così brillante, pure lui ha sul groppone la stanchezza di partite ben giocate in azzurro. Ma il problema è che intorno a lui c'è quasi il nulla.
Sprofonda ulteriormente l'Inter con una distrazione collettiva che regala un rigore al Toro. Sbilanciati, messi malissimo, i nerazzurri si ritrovano con uno straripante Singo che prende il tempo a Young costretto a un goffo intervento concluso con un calcio al costato del granata. Rigore concesso attraverso il Var un paio di minuti dopo. Rigore giusto, trasformato con freddezza da Ansaldi. Sullo 0-2 non può restare tutto com'è. O fa tutto allo sfascio oppure c'è una reazione. Senza i fischi della gente può essere molto diverso, ed è diverso perché il Toro non può fare sempre tutto bene e l'Inter non può essere la squadraccia del primo tempo. Una manciata di minuti da pazza Inter riporta tutto sulla linea di una normalità anormale. La furia di Lukaku sbatte contro la traversa ma Sanchez prende il rimbalzo e segna l'1-2, poi lo stesso Lukaku si fa trovare puntuale sull'assist di Alexis Sanchez, clamorosamente risvegliatosi dopo un'ora in totale apnea. Per completare la rimonta serve poi un altro episodio, analogo a quello del rigore per il Toro ma dalla parte opposta. Distrazione granata e fallo di Nkoulou su Hakimi, con lungo review al Var per capire se lo stesso Hakimi non fosse in fuorigioco. Rigore e gol del 3-2 di Lukaku. Alla fine poi arriva anche il gol del 4-2 con un'azione perfetta al termine della quale Perisic regala a Lautaro la palla giusta. Un'ora di grande Toro, ma un po' di Inter è stata sufficiente per vincere la partita. Contro un Toro generoso ma rimaneggiato può bastare, contro il Real Madrid ci vorrà molto ma molto di più.
LE PAGELLE
Hakimi 5 - Sembra quasi che la partita di Madrid in Champions League gli abbia rovinato il sonno e la veglia. Certe giocate denotano scarsa concentrazione e forse anche la fatica ad adattarsi a questa disposizione nuova per lui. Lo sguardo perso nel vuoto dopo ogni errore è fortse l'aspetto più preoccupante.
Handanovic 6,5 - Se non avesse alle spalle tanti anni di Inter, potrebbe illudersi che partite come questa si vivono in tranquillità. Invece sa bene che non è mai così e manda subito un messaggio ai compagni con un paio di parate non miracolose ma qualitative.
Sanchez 6,5 - Primo tempo da 3: gira alla larga, ma proprio alla larga. Uno o due tocchi in punta di piedi, mai abbastanza vicino a Lukaku, mai sufficientemente smarcato per sfruttare la presenza del gigante belga. Perde il pallone da cui parte l'azione dell'1-0 per il Toro. Secondo tempo da giocatore vero: gol dell'1-2, assist del 2-2. Come se fosse un altro.
Lukaku 7 - Ci si potrebbe chiedere quale sia la differenza tra il Lukaku devastante che ha schiantato la Danimarca e quello che predica nel deserto in questa domenica a San Siro. Proprio il deserto fa la differenza. Ci mette sempre l'anima ma senza collaborazione è dura. Con una manciata di minuti contribuisce fortemente a raddrizzare la partita.
Ansaldi 6,5 - Quando sta bene è una garanzia totale. Scorazza sulla fascia sinistra con il piglio di un regista che dirige tutto dalla corsia esterna, punto di riferimento per tutti i compagni.
Zaza 6,5 - Gli dicono: alzati e cammina. Anzi corri. Il bomber lucano risponde presente, combatte secondo gli insegnamenti del Gallo Belotti, si fa trovare sempre pronto e mette a segno il colpo perfetto proprio allo scadere del primo tempo.
Verdi 6,5 - Poco meno di un tempo, riempito però di grande qualità, sempre a creare in quella parte di campo, sulla destra dell'Inter, dove c'erano spazi vuoti da attaccare. Si arrende a un guaio muscolare.
IL TABELLINO
INTER-TORINO 4-2
Inter (3-4-1-2): Handanovic 6,5; D’Ambrosio 5 (20' st Skriniar 6), Ranocchia 5,5 (29' st De Vrij 6), Bastoni 6; Hakimi 5, Gagliardini 5,5 (20' st L. Martinez 6,5), Vidal 5,5, Young 5,5 (29' st Perisic 6); Barella 6; Lukaku 7, Sanchez 6,5 (41' st Nainggolan sv). A disp.: Stankovic, Radu, Darmian, Eriksen, Moretti, Vezzoni, Wieser. All.: Conte 6.
Torino (4-3-1-2): Sirigu 6; Lyanco 6, Nkouolou 5, Bremer 6,5; Singo 6,5, Meitè 6, Rincon 5,5, Linetty 6, Anzaldi 6,5; Verdi 6,5 (41' st Bonazzoli 5,5), Zaza 6,5 (48' st Millico sv). A disp.; Minilkovic-Savic, Rosati, Izzo. Ansaldi, Murru, R. Rodriguez, Segre, Belotti, Edera, Kryeziu, Buongiorno. All.: Giampaolo, in panchina F. Conti .6,5.
Arbitro: La Penna
Marcatori: 47' pti Zaza (T), 17' st Ansaldi rig. (T), 19' st Sanchez (I), 23' st Lukaku (I), 39' st Lukaku rig. (I), 45' st L. Martinez (I)
Ammoniti: D'Ambrosio, Bastoni, Young (I), Verdi, Singo (T)
Espulsi: -
Note: -
LE STATISTICHE
L'Inter é la squadra che ha recuperato piú punti da situazione di svantaggio in questa Serie A (7), il Torino quella che da vantaggio ne ha persi di piú (14).
In particolare il Torino è la squadra dei cinque maggiori campionati europei in corso che ha perso più punti da situazione di vantaggio (14).
Il Torino ha perso due delle ultime quattro partite di Serie A dopo essere stato in vantaggio di almeno due reti (contro Lazio e contro Inter).
Era dalla stagione 1997/98 che l’Inter non segnava almeno 20 gol nelle prime otto partite di Serie A.
Il Torino ha subito sette degli ultimi 11 gol in Serie A dall’84’ in poi (inclusi due oggi).
Solamente Lewandowski (38), Ronaldo (33), Haaland (31) hanno segnato piú di Lukaku (29) in tutte le competizioni tra i giocatori dei top-5 campionati europei da inizio 2020 ad oggi.
Lukaku ha realizzato 30 reti in 43 partite di campionato con la maglia dell’Inter: nell’era dei tre punti a vittoria, solo due giocatori hanno raggiunto quota 30 gol con i nerazzurri cosi velocemente (Ronaldo in 41 gare, Vieri in 43).
L'Inter ha segnato con i suoi primi due tiri nello specchio del match, arrivati al minuto 64 e al minuto 67. E in generale ha segnato quattro gol con quattro tiri nello specchio tentati.
Alexis Sanchez ha partecipato attivamente a 4 gol nelle ultime due partite giocate contro il Torino in Serie A (una rete, tre assist).
Sette dei nove gol segnati da Ansaldi in Serie A sono arrivati in trasferta. Questo é il suo primo rigore calciato e trasformato nella competizione.
Era dal 2011/12 (14 in quel caso), che l'Inter non subiva cosí tanti gol (12 quest'anno) nelle prime 8 gare di Serie A.
L'Inter ha subito gol in sette delle otto partite di questo campionato: nello scorso torneo nei primi 8 turni aveva ottenuto 4 clean sheets.
Degli 11 gol realizzati da Zaza con la maglia del Torino in Serie A, questo é solo il terzo in trasferta (prima rete per lui in questo torneo).
Terzo gol a San Siro per Zaza, dopo i due realizzati al Milan con la maglia del Sassuolo.
L'Inter é l'unica squadra di Serie A contro cui Meité ha sia segnato un gol che fornito almeno un assist.