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Risultato al sicuro dopo mezz'ora e gestito senza grandi sofferenze dai giocatori di Allegri
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La Juventus batte la Salernitana 2-0 e si porta a un solo punto dall'Inter in vista dello scontro diretto. Basta un tempo ai bianconeri, che passano in vantaggio con un ispirato Dybala e raddoppiano con Vlahovic. Risultato al sicuro dopo mezz'ora e gestito senza grandi sofferenze dai giocatori di Allegri. Salernitana veramente pericolosa solo in un'occasione nel secondo tempo, con parata di Szczesny su Bonazzoli.
LA PARTITA
Una Juve famelica si siede al tavolo come se la pietanza da sbranare fosse l'Inter e non la Salernitana. In fondo è come se fosse così, perché la sagoma della squadra nerazzurra spunta dietro quella meno ingombrante dei campani, è un obiettivo da raggiungere e magari da superare alla ripresa del campionato con lo scontro diretto. Per il primo morso deciso dopo un paio di avvertimenti servono meno di cinque minuti, con un'azione a un tocco Cuadrado-Vlahovic-Dybala assolutamente impossibile da intercettare, forse meno irresistibile la conclusione di Dybala, ma abbastanza secca da sibilare tra primo palo e portiere per il gol che sblocca il risultato. Gol più esultanza con dediche, compreso Allegri con il quale in settimana ci sono state incomprensioni anche intense.
Quando uno come Dybala si trova in una giornata di ispirazione illuminata, sembra tutto più facile e diventa bravo anche l'allenatore. Il pomeriggio di Allegri parte bene e potrebbe diventare quasi subito meglio, perché la Joya vola di qua e di là, inventa calcio con disarmante continuità, potrebbe segnare il secondo e il terzo gol nel giro di un quarto d'ora in cui si vede tanta Juve e niente Salernitana, in cui Vlahovic si mangiucchia un assist ancora fornito da Dybala, in cui Cuadrado tenta soluzioni difficili che gli riescono puntualmente e Danilo davanti alla difesa conferisce equilibrio stabile a tutta la squadra.
Accelerazioni e rallentamenti sono prerogativa assoluta dei padroni di casa, la Salernitana guarda e prova almeno a imparare qualcosa. Vlahovic prende un po' di botte da Gyomber, ma appena arriva un cross sontuosamente pennellato da De Sciglio, salta sulla testa dell'avversario diretto e timbra il suo pomeriggio con la rete del 2-0. Mezz'ora per mettere al sicuro il risultato e per cominciare a riflettere sull'immediato futuro. Già, perché è sicuramente questo il pensiero più immediato di Allegri: non i punti persi in maniera più o meno discutibile, ma quelli che ci sono ancora da conquistare senza porsi obiettivi a lunga scadenza. Prima di arrivare in quasi totale relax all'intervallo ci potrebbe anche essere un rigore per un tocco in area di Gyomber su Luca Pellegrini, che l'arbitro sanziona come simulazione, mentre le immagini lasciano pensare a qualcosa di diverso.
Evidente quanto naturale la netta frenata juventina all'inizio del secondo tempo, una nuova situazione che convince Nicola a sfoderare la qualità conservata fino a questo momento in panchina. Ederson al posto di Lassana Coulibaly e Verdi al posto di Perotti, così, tanto per provarci. Persa per persa, almeno qualche punturina. Tipo quella che arriva dal sinistro di Verdi, attutita dall'attenzione di Szczesny sul suo primo palo. Mentre Vlahovic continua a stare in campo nonostante sia diffidato, per continuare il suo allenamento alla non-reazione e per fare un po' di paura a Sepe, Nicola butta dentro Ribery chiedendogli di cambiare la partita. Ma chi si fa davvero sentire è Bonazzoli, con un sinistro al volo che non è proprio semplice da prendere. E' l'unico pericolo degno di tale nome per la squadra bianconera, che porta a casa tre punti tutt'altro che faticosi ma enormemente preziosi per mettere pressione all'Inter.
LE PAGELLE
Dybala 7 - Quando regala prestazioni così, in cui quasi tutto gli riesce a meraviglia, scatena sempre il solito retropensiero: "Che giocatore sarebbe se...?". In realtà il Dybala che sta bene è questo, capace di segnare, regalare assist, dettare i tempi e anche recuperare palloni. Un'ora da grande giocatore poi l'uscita dal campo con abbraccio al suo allenatore.
Cuadrado 7 - Esterno a tutta fascia con licenza di creare, esercizio che gli riesce sempre in maniera naturale. E' sempre lui a dare una svolta alle azioni, facendo sempre qualcosa di non banale.
Vlahovic 6,5 - Partita molto formativa per lui, che in una manciata di minuti ha imparato: 1)cosa vuol dire essere marcato a uomo; 2)come bisogna evitare di reagire quando la misura è praticamente colma. Capìta la lezione, ecco il gol del 2-0.
Gyomber 6 - Come gli stopperoni degli anni '70, segue Vlahovic in qualunque punto del campo e forse anche nel tunnel degli spogliatoi, magari dove non è possibile vederlo, ben sapendo quale possa essere il prezzo da pagare. Merita una sufficienza per essere riuscito a non esagerare.
Bonazzoli 6,5 - Un uomo quasi solo dall'altra parte, con la maglia bianca e azzurra nella metà campo degli avversari. L'unico che riesca, se non a far male, almeno a tenere qualche pallone in zona offensiva, compreso un tiro al volo che potrebbe avere più fortuna.
De Sciglio 6,5 - Fido scudiero di Allegri, che lo porterebbe sempre con sé, sfodera una buona prestazione partendo da centrale di destra e concedendosi la licenza di offendewrem soprattutto il occasione del cross da cui nasce il 2-0 di Vlahovic.
Arthur 6,5 - Ha la tecnica sufficiente per tentare giocate complesse, ma preferisce sempre la semplicità e le linee orizzontali che rappresentano un po' la sua comfort zone.
Danilo 7 - Vero metronomo di questa Juve, conferma di essere uno che di calcio ne sa, eccome se ne sa, qualunque sia l'ambito in cui esprime questo suo sapere.
Szczesny 6,5 - Dopo un primo tempo di assoluta inattività, ha la prontezza necessaria per sventare un paio di minacce reali da parte degli avversari.
IL TABELLINO
JUVENTUS-SALERNITANA 2-0
Juventus (3-5-2): Szczesny 6,5; De Sciglio 6,5, De Ligt 6, Chiellini 6 (1' st Rugani 6); Cuadrado 7 (46' st Miretti sv), Danilo 7, Arthur 6,5 (25' st Bernardeschi 5,5), Rabiot 6, Pellegrini 6; Dybala 7 (13' st Morata 5,5), Vlahovic 6,5 (46' st Kean sv). Allenatore Allegri 6. A disp.: Pinsoglio, Perin, Soulé.
Salernitana (4-4-2): Sepe 6; Mazzocchi 5,5, Gyomber 6, Fazio 5,5, Ruggeri 5,5 (24' st Ribery 6); Zortea 6, Radovanovic 6 (32' st M. Coulibaly 5,5), L. Coulibaly 5,5 (1' st Ederson 6), Perotti 5 (15' st Verdi 5); Bonazzoli 6,5 (32' st Mikel 5,5), Djuric 5. Allenatore Nicola 5,5. A disp.: Belec, Bohinen, Ranieri, Kastanos, Obi, Dragusin, Gagliolo.
Arbitro: Ayroldi
Marcatori: 5' pt Dybala (J), 29' pt Vlahovic (J)
Ammoniti: L. Pellegrini, Danilo, Rabiot, Allegri (J), L. Coulibaly, Verdi (S)
LE STATISTICHE DI JUVENTUS-SALERNITANA
Dusan Vlahovic (48 reti in 105 presenze oggi) ha raggiunto Adem Ljajic (48 reti in 225 presenze) come secondo miglior marcatore serbo nella storia della Serie A, dietro solo a Dejan Stankovic (51 gol in 368 presenze).
Dusan Vlahovic ha segnato in questo campionato lo stesso numero di gol realizzati nella scorsa Serie A (21), ma in nove presenze in meno (28 v 37).
Paulo Dybala ha raggiunto a quota 113 gol Federico Munerati, al 10º posto dei migliori marcatori in tutte le competizioni con la maglia della Juventus.
Paulo Dybala ha realizzato il doppio dei gol registrati nella scorsa Serie A (8 v 4), giocando finora una sola gara in più dello scorso campionato (21 v 20).
La Juventus ha registrato il 13º clean sheet in questa Serie A, raggiungendo il Napoli al primo posto per numero di reti inviolate nel campionato in corso.
La Salernitana ha centrato lo specchio della porta per la prima volta al minuto 67, con la conclusione da fuori area di Simone Verdi.
Con l'assist di oggi, Mattia De Sciglio ha preso parte a tre reti nel campionato in corso (un gol, due passaggi vincenti), record per il terzino in una singola stagione di Serie A.
Giorgio Chiellini ha raggiunto oggi Gaetano Scirea (552 presenze) al terzo posto nella classifica dei più presenti giocatori con la maglia della Juventus in tutte le competizioni.
Adrien Rabiot ha giocato oggi la sua 250ª partita nei cinque maggiori campionati europei: 163 in Ligue 1 e 87 in Serie A.
Fabio Miretti è il secondo classe 2003 a giocare una partita di Serie A con la maglia della Juventus, dopo Matìas Soulé.