I biancocelesti colpiscono due legni e mancano il sorpasso all'Inter, ma centrano il 17esimo risultato utile di fila in campionato: Inzaghi raggiunge il record di Eriksson
Nel recupero del 17esimo turno di Serie A, all'Olimpico la Lazio è fermata sullo 0-0 dal Verona e manca il sorpasso all'Inter. Tante le occasioni da una parte e dall'altra: i biancocelesti possono recriminare per i due pali colpiti da Luis Alberto, ma devono anche ringraziare Strakosha, autore di alcuni interventi strepitosi. Per la Lazio è il 17esimo risultato utile consecutivo in campionato: Inzaghi eguaglia il record di Eriksson.
LA PARTITA
Una Lazio che sogna lo scudetto dimostra che può essere al passo con quelle che hanno fatto la storia. Vincendo, Inzaghi poteva eguagliare sia Eriksson (come numero di risultati utili consecutivi in campionato, record del 1998/99 che sembrava inarrivabile) che Maestrelli (numero di vittorie consecutive in casa). Sarà una serata a metà, sospesa tra la consapevolezza di essere una grande squadra e la resa al destino, che stavolta ha tradito i biancocelesti, fermati dal e al palo.
Inizia meglio il Verona, che non mostra timori reverenziali nemmeno all'Olimpico, dopo aver ben figurato a San Siro (contro Inter e Milan) e all'Allianz Stadium. È dei gialloblu il primo squillo del match: al quarto d'ora una zampata sotto misura di Pessina viene murata da un reattivo Strakosha, un gatto anche sulla respinta a rete di Borini. Cinque minuti dopo Immobile ha la più grande chance della sua serata trovando un bravissimo Silvestri che si salva di piede. La Lazio viene imbavagliata dal ritmo veronese ma sale di tono sul finire del primo tempo: un tiro al volo di Lucas Leiva viene deviato in angolo, ben più pericoloso Luis Alberto con un destro a giro sul quale Silvestri deve vestirsi da Superman per rifugiarsi in corner. Lo spagnolo a ridosso dell'intervallo comincia la sua serata di litigio contro la sfortuna: destro strozzato, Silvestri battuto, ma il palo respinge.
Stessa storia al 20' della ripresa: stavolta il piede del numero 10 disegna una traiettoria più potente e qualitativa, ma è ancora il palo a negare un gol più che meritato, mentre nel finale ci si mettono Silvestri (risposta d'istinto su un suo bolide) e la sfortuna (destro che sfiora l'incrocio). L'altro peso massimo di centrocampo, Milinkovic-Savic, conduce invece una gara sottotono macchiata sia dall'ammonizione che gli farà saltare (come Radu) la trasferta di Parma sia da uno stop mancato al 90' che avrebbe potuto dare ai biancocelesti l'ottavo successo consecutivo all'Olimpico: Inzaghi si deve “accontentare” di raggiungere Eriksson. E anche su questo fronte deve dire grazie a Strakosha, decisivo su un diagonale di Borini nel finale, e all'imprecisione in alcune soluzioni degli scaligeri, vicini al colpo del k.o. più volte in contropiede, soprattutto con Verre.
LE PAGELLE
Luis Alberto 7,5 - Dal Mago passa ogni iniziativa biancoceleste. Vista la serata opaca di Immobile, decide di mettersi in proprio, solo Silvestri e il palo gli negano (per due volte) la gioia del gol che all'Olimpico manca da più di due mesi. Ci prova anche nel finale, ma non è serata.
Strakosha 7 - Superlativo su Pessina e Borini, si ripete nel finale salvando il risultato proprio su un diagonale dell'ex Milan. Le incertezze e le critiche post-derby sono definitivamente alle spalle.
Milinkovic-Savic 5 - Una delle poche note negative della Lazio. Presente più a livello fisico che tecnico, si fa ammonire saltando dunque il Parma (ma garantendosi la presenza con l'Inter). A ridosso del 90' ha il pallone dell'1-0 ma cicca uno stop facile per uno come lui.
Silvestri 7 - Pronto contro Immobile al 20', sfodera una parata da copertina su Luis Alberto in chiusura di primo tempo. E quando proprio non può arrivarci, c'è il palo che lo salva.
Borini 6,5 - È il più pericoloso dei suoi: non c'è la riprova, ma se fosse entrato quel diagonale, molto probabilmente il Verona sarebbe sesto da solo, in piena zona Europa.
Lazovic 6 - Molto bello il duello contro Lazzari sulla fascia, il serbo trova pane per i suoi denti e non è devastante come nelle ultime uscite, ma limita alla grande l'esterno di Inzaghi.
IL TABELLINO
LAZIO-VERONA 0-0
Lazio (3-5-2): Strakosha 7; Patric 6, Acerbi 6,5, Radu 6; Lazzari 5,5 (26' st Marusic), Milinkovic-Savic 5, Lucas Leiva 6, Luis Alberto 7,5, Lulic 6 (26' st Jony 6); Caicedo 5,5 (40' st Parolo sv), Immobile 5,5. A disp.: Guerrieri, Proto, Luiz Felipe, Lukaku, Bastos, A. Anderson, Adekanye, Minala, Vavro. All. Inzaghi 6
Verona (3-4-2-1): Silvestri 7; Rrahmani 6,5, Günter 6,5, Kumbulla 6; Lazovic 6, Veloso 6,5, Pessina 6, Faraoni 5,5; Zaccagni 5,5, Borini 6,5 (45' st Dawidowicz); Verre 6 (25' st Eysseric 6). A disp.: Berardi, Radunovic, Stepinski, Di Carmine, Pazzini, Bocchetti, Lucas Felippe, Dimarco, Empereur, Adjapong. All. Juric 6,5
Arbitro: Abisso
Ammoniti: Milinkovic-Savic (L), Jony (L), Radu (L); Kumbulla (V), Rrahmani (V)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• La Lazio è rimasta imbattuta nelle ultime 17 partite di campionato (13V, 4N), eguagliando la sua striscia più lunga senza sconfitte in Serie A risalente all’aprile 1999 con Sven-Göran Eriksson alla guida.
• Il Verona è rimasto imbattuto in sette match consecutivi (3V, 4N) nel corso della stessa stagione di Serie A per la prima volta da maggio 2000 con Cesare Prandelli in panchina.
• Nessuna squadra ha mantenuto la porta inviolata più volte del Verona nella Serie A in corso (otto, al pari di Inter e Milan).
• L’ultimo pareggio a reti inviolate per la Lazio in Serie A risaliva ad aprile 2018 contro la Roma: da allora i biancocelesti avevano registrato 65 partite senza pareggi per 0-0.
• La Lazio ha interrotto una striscia di 25 partite interne consecutive con almeno un gol – l’ultima volta che infatti non aveva trovato il gol in un match casalingo risaliva all’ottobre 2018 (0-3 v Inter).
• Nessun giocatore ha colpito più legni di Luis Alberto (quattro) in questo campionato, al pari di Insigne e Mertens.
• Per la prima volta in Serie A Luis Alberto ha colpito due legni nel corso dello stesso match.
• La Lazio è la squadra di questa Serie A che ha ottenuto più punti rispetto allo scorso campionato dopo 22 giornate (+15).