Il portiere del Sassuolo decisivo in almeno 4 occasioni, la traversa e il palo fermano Leao. E i rossoneri falliscono l'avvicinamento alla zona Europa
Nel giorno della festa per i 120 anni del club, il Milan s'inceppa davanti al Sassuolo e a un Pegolo in giornata di grazia. Nonostante un predominio più o meno costante per tutta la gara, i rossoneri di Pioli non riescono infatti ad andare oltre lo 0-0 e falliscono l'obiettivo del terzo successo consecutivo (dopo Parma e Bologna) e l'avvicinamento alla zona Europa. Dopo un primo tempo sonnolento e vivacizzato solo dall'incredibile gol sbagliato a porta vuota da Bennacer (41'), nella ripresa il Milan cresce e va diverse volte vicino alla rete con Piatek (in giornata no), Calhanoglu, Bonaventura (miracolo di Pegolo), Paquetà e, due volte, con lo sfortunatissimo Leao, fermato prima dalla traversa e poi dal palo. Nel finale anche una buona parata di Donnarumma su Traoré. Pioli aggancia Napoli e Torino a quota 21 ma resta così lontano 7 punti dal sesto posto.
LA PARTITA
Sarà pure una questione di tempo che passa e rende tutto più difficile (cit. Maldini), ma dentro alla sfilata delle glorie del passato e in fondo a un pomeriggio grigio un po' dappertutto, la sensazione che resta amara in bocca è che al Milan di Pioli manchi sempre lo spunto di un campione per dare continuità di successi al suo progetto. E allora hai voglia a parlare di Ibrahimovic che riflette e forse non verrà, quando chiudi il Sassuolo nei suoi venti metri e non riesci a cavare un ragno dal buco. Certo, Pegolo ha parato il possibile e anche qualcosa di più (su Bonaventura al 70' è miracoloso). E certo, la traversa e il palo di Leao urlano vendetta. Però il succo del discorso è sempre più o meno quello: il Milan si è registrato a sufficienza dietro, ha aggiunto qualità in mezzo e sulla trequarti garantendosi un giro-palla più che dignitoso, ma quando c'è da mettere la carne sul fuoco la ciccia manca. E senza ciccia alla fine si resta a digiuno di punti.
Sia chiaro, non è stata una grande partita. Il Sassuolo è organizzato, e si sapeva, e almeno per tutto il primo tempo ha messo sul campo un'aggressità che ha ristretto gli spazi e costretto i rossoneri a giocare maluccio. Ma le palle gol ci sono state, e sono pure state parecchio. Prima Bennacer a porta vuota - per la serie, ingresso di diritto negli orrori della storia del Milan -, poi Bonaventura e Calhanoglu e Piatek (molle, molle, molle, perché?), infine Paquetà (che la tocca sempre una volta di troppo) e Leao, con i suoi due destri morbidi a baciare traversa e palo. In mezzo qualche piccola occasione della banda di De Zerbi che ti tiene sulla corda, ma non fa mai davvero paura. Il punto, però, è che queste partite vanno vinte. Perché la distanza da una zona dignitosa di classifica è ampia e perché settimana prossima si fila a Bergamo e con l'Atalanta il rischio è quello di restare a secco. E sarebbe un peccato se non altro perché i passi avanti si vedono. Ma avanti, anzi, là davanti, va fatto uno sforzo che non è solo tecnico, ma anche economico, gestionale, dirigenziale.
Ibra, quale che sia la sua condizione, serve come il pane. Serve la sua cattiveria e la sua completezza tecnico-tattica. Servono i gol che strappano partite così, serve un tuffo nel passato - questo recente - per restituire quel minimo sindacale di fasto a questo presente. Maldini ha assicurato che il discorso non è chiuso. Gli spifferi che arrivano dicono altro. E sono spifferi che portano gelo in un inverno passato decisamente sotto zero.
LE PAGELLE
Bennacer 5.5 - Mette in campo la solita, grande sostanza e quel pizzico di qualità che serve per far girare il pallone lì in mezzo. In assoluto, quindi, la sua sarebbe ancora una prova positiva. Pesa, però, moltissimo, l'incredibile gol fallito a porta vuota dopo aver saltato Pegolo in uscita.
Pegolo 7.5 - Miracoloso su Bonaventura dopo una non già facile respinta su Calhanoglu, è bravo in almeno altre quattro occasioni su Piatek, ancora Calha, Jack e Paquetà. Sempre sicuro, anche se rischia poco o niente la presa, rischia di capitolare su un retropassaggio folle di Magnanelli. Graziato da Bennacer, si porta a casa abbondantemente la pagnotta.
Bonaventura 6.5 - Gioca molti palloni alternandosi in regia con Bennacer ma portando la sua azione fino al limite dell'area avversario. Giocatore ritrovato e fondamentale per Pioli, che infatti non lo leva più. Meno preciso del solito, ma sempre positivo.
Marlon-Ferrari 6.5 - Puntuali e puliti in marcatura, non devono praticamente mai ricorrere alle maniere forti per contenere Piatek e chiunque passi dalla loro zona. Una chiusura di Marlon su Theo lanciato a rete è da applausi.
Piatek 5 - E' obiettivamente migliorato nell'appoggio all'azione dei compagni, ma sotto porta continua a mancargli quella cattiveria che ne aveva caratterizzato la scorsa stagione.
IL TABELLINO
MILAN-SASSUOLO
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 6; Conti 6, Musacchio 5.5, Romagnoli 6.5, Hernandez 6; Kessie 5.5 (10' st Paquetà 5.5), Bennacer 5.5, Bonaventura 6.5; Suso 5.5 (40' st Castillejo sv), Piatek 5 (32' st Leao 6.5), Calhanoglu 5.5.
A disp.: A. Donnarumma, Reina, Calabria, Caldara, Gabbia, Rodriguez, Krunic, Biglia, Rebic. All.: Pioli
Sassuolo (4-2-3-1): Pegolo 7.5; Toljan 6, Ferrari 6.5 (30' st Romagna sv), Marlon 6.5, Kyriakopoulos 5.5; Magnanelli 5.5, Locatelli 6 (33' st Obiang 6); Berardi 5.5, Djuricic 5.5 (23' st Traoré 6), Boga 6; Caputo 5.5.
A disp.: Turati, Rogerio, Duncan, Peluso, Muldur, Raspadori, Tripaldelli, Mazzitelli, Bourabia. All.: De Zerbi
Arbitro: Manganiello
Marcatori:
Ammoniti: Toljan, Caputo, Locatelli, Marlon (S), Theo Hernandez, Musacchio, Kessie, Bonaventura, Paquetà (M)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Questo è appena il secondo pareggio in 13 sfide di Serie A tra Milan e Sassuolo (sette successi rossoneri, quattro neroverdi), il primo in un girone d’andata.
• Il Milan ha ottenuto appena 21 punti in questa Serie A, nell’era dei tre punti a vittoria ha fatto peggio, dopo i primi 16 turni, solo nel 2013/14 (19).
• Il Milan ha tentato 23 tiri in questa gara: era da dicembre 2018 (25 v Frosinone) che non ne effettuava di più in un incontro di Serie A senza segnare almeno un gol.
• Il Milan ha vinto appena una delle ultime sette gare casalinghe di Serie A (3N, 3P).
• Il Sassuolo è rimasto imbattuto in quattro trasferte di fila in Serie A per la prima volta a partire da aprile 2018.
• Rafael Leão è il primo giocatore del Milan ha colpire due legni in un incontro di Serie A a partire da Gerard Deulofeu, nel febbraio 2017 contro la Sampdoria.
• Il Sassuolo non è riuscito a trovare la via del gol per tre trasferte di fila in Serie A al Meazza, dopo che aveva sempre segnato nelle precedenti sette.
• Questa è solo la seconda volta in questa stagione in cui il Sassuolo chiude un match di campionato senza segnare, prima solo contro il Parma a settembre.
• Suso ha giocato oggi la sua 150ª partita in tutte le competizioni con il Milan; dal suo esordio in rossonero, nel gennaio 2015, solo Gianluigi Donnarumma (179) e Alessio Romagnoli (168) ne hanno disputate di più con questa maglia.
• Gianluca Pegolo ha effettuato otto parate in questo incontro, in una sola occasione un portiere del Sassuolo ne ha fatte di più in una gara di Serie A, Consigli (9) nel novembre 2017, sempre contro il Milan.