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VENEZIA-NAPOLI 0-2

Serie A, Venezia-Napoli 0-2: azzurri a un punto dal primo posto

Gli azzurri appaiano il Milan al secondo posto e si portano a un solo punto dalla capolista

06 Feb 2022 - 17:12
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Il Napoli c'è ed è pronto a minacciare l'Inter: vince a Venezia con gol del ritrovato Osimhen e raddoppio di Petagna e raggiunge il Milan a meno 1 dalla capolista. Partita non semplice, con una buona partenza degli azzurri (4 occasioni nella prima mezz'ora), sbloccata nella ripresa da un colpo di testa del bomber nigeriano, che non segnava dal 17 ottobre. Raddoppio di Petagna alla fine del lunghissimo recupero. 

LA PARTITA

Come una belva che sente l'odore del sangue, il Napoli sgabbia come se volesse risolvere tutto subito. Avanti a testa bassa, cercando sempre il punto di riferimento Osimhen dopo tante partite passate a inventarsi soluzioni alternative. E proprio da Osimhen oltre che da Zielinski arrivano le prime conclusioni azzurre, prima che il Venezia prenda le misure agli avversari e reimposti il suo assetto stringendo ulteriormente la seconda e la terza linea. Spalletti allora fa ruotare i suoi quattro giocatori offensivi e non a caso si arriva alla metà del primo tempo con una conclusione a testa di questi ultimi. Debole e centrale il sinistro a giro di Insigne, alto il destro di Politano dopo una spettacolare combinazione tra Lobotka (cambio di campo) e Di Lorenzo. 

Non sarebbe Napoli se non prendesse almeno un palo nel corso di una partita. Palo che arriva puntuale, ancora con l'attivissimo Osimhen, un destro da posizione defilata che va a stamparsi sulla parte esterna del legno. Meno clamoroso rispetto al recente passato, ma sempre classificabile nella categoria dei legni centrati. Quello invece che non ci aspetta possa accadere dopo mezz'ora di gioco è un "quasi gol" del Venezia, un'occasione clamorosa che Okerereke si costruisce in totale autonomia, galoppando come un puledro sulla fascia sinistra, resistendo a un intervento poco coordinato di Juan Jesus, fino a presentarsi decentrato davanti a Ospina, costretto a  un mezzo miracolo sul piattone rasoterra del nigeriano di Venezia. 

Si va all'intervallo con uno zero a zero non rubricabile nella categoria dei risultati scandalosi. Supremazia territoriale a favore del Napoli, questo è facilmente accertabile e anche sostanzialmente logico, però dall'altra parte si è vista nei primi 45 minuti la solita organizzazione molto attenta, la buona gestione della fase di non possesso, qualche ripartenza di una certa rilevanza. Per il Napoli un quattro-due-fantasia in cui le posizioni sono meno rigide del solito, mentre sembra necessario riassimilare l'idea di avere un punto di riferimento fisso all'interno dell'area avversaria anziché un ulteriore elemento di destabilizzazione delle certezze avversarie. 

L'intraprendenza è l'arma che il Venezia sguaina all'inizio del secondo tempo. Paolo Zanetti alza il baricentro della sua squadra, chiede di andare a prendere gli avversari davanti alla loro area. Soffre il Napoli e Ospina deve intervenire per la seconda volta nel suo pomeriggio, per andare a bloccare un destro dal limite di Crnigoj che rischia di diventare pericolosissimo dopo essere passato in mezzo a un assembramento di giocatori. Dura un quarto d'ora il leggero predominio del Venezia, il tempo che serve a Politano per innescare Osimhen: cross da destra dell'esterno mancino, stacco perfetto del bomber nigeriano che non ammette repliche. 

Trovato il vantaggio, il Napoli prova a gestire il pallone limitando i rischi, che si riducono in questa fase della partita a una conclusione alta di Henry, da poco entrato al posto di Nani. Paolo Zanetti prova invece a seguire la strada opposta, quella di cambiare tutto, dagli uomini in campo fino al modulo che alla fine è una specie di 4-2-4 per cercare di sfruttare il campo in ampiezza per sorprendere gli avversari. Spalletti nota un po' di stanchezza da parte dei suoi esterni offensivi e lo sostituisce entrambi, mantenendo un equilibrio tattico che in questa stagione la sua squadra ha quasi sempre dimostrato di avere. Il Venezia chiude in dieci per un fallaccio di Ebuehi su Mertens, il Napoli lascia però solo una mezza occasione poco prima che scada il lunghissimo recupero. Poi al centesimo minuto arriva il 2-0 di Petagna a conclusione di una ripartenza che il Venezia non riesce ad arginare. 

LE PAGELLE 

Osimhen 7- Titolare dopo 77 giorni, parte subito a tutta velocità e si rende pericoloso fin dai primissimi minuti. Prende il solito palo (il quarto della sua stagione) e dimostra di essere tornato in buona condizione. Non è un caso se è lui a sbloccare il risultato con un gran colpo di testa. 

Insigne 6,5 - Chiede e ottiene libertà di movimento, non sta nella solita posizione larga a sinistra ma spazia su tutto il fronte offensivo, sembra libero mentalmente e decentemente ispirato. Alla distanza perde incisività e viene cercato anche meno, ma si mette a lavorare per la squadra. 

Fabian Ruiz 6,5 - Dal suo sinistro partono sempre palloni illuminati e illuminanti, sia che si tratti di verticalizzare sia che l'obiettivo sia quello di arrivare a un cambio di fronte d'attacco. 

Okereke 6,5- E' la variabile istintiva di una squadra che per il resto ragiona su ogni minimo movimento. Quando i compagni lo innescano, è sempre un problema per chi poi deve tentare di fermarlo. Sparisce un po' quando viene trasformato in attaccante esterno

Ospina 6,5 - Si è sempre detto che il portiere da grande squadra è quello che viene chiamato in causa poche volte, ma quella poche è sempre reattivo ai massimi livelli. In questa occasione, il colombiano rispetto la tradizione. 

Caldara 6,5 - Dirige la difesa con autorità, compito non facile contro un potenziale offensivo come quello azzurro, ma ha anche la personalità per andare a minacciare gli ultimi venti metri avversari. 

Cuisance 6,5 - Ogni partita, un piccolo progresso. Si sta adattando al calcio italiano con rapidità e profitto che possono farlo diventare un potenziale centrocampista da grande squadra. 

Politano 6,5 - Compito non facile quello di sostituire il Lozano ispiratissimo delle ultime uscite, soprattutto in una domenica che vede il Napoli cambiare la sua maniera di attaccare. Non parte benissimo, poi tira fuori con un suo classico movimento l'assist per Osimhen. 

Lobotka 7 - Preziosissimo equilibratore di centrocampo, consente di proteggere la forza d'urto dei quattro giocatori offensivi e di dare a Ruiz la facoltà di inventare gioco. 

Nani 5 - Sembra un lusso per una squadra che lotta a questi livelli, partecipa poco alla fase di non possesso, si limita a qualche esercizio di calligrafia calcistica. 

IL TABELLINO 
VENEZIA-NAPOLI 0-2
Venezia (4-3-3): Lezzerini 6; Ebuehi 5, Caldara 6,5, Ceccaroni 5,5, Haps 6; Crnigoj 6 (25' st Busio 5,5), Ampadu 6 (33' st Nsame 6), Cuisance 6,5 (33' st Fiordilino 5,5); Johnsen 5 (25' st Aramu 6), Okereke 6,5, Nani 5 (17' st Henry 6). Allenatore P. Zanetti 6. A disp.: Romero, Modolo, Svoboda, Molinaro, Peretz, Sigurdssson, Tessmann. 
Napoli (4-2-3-1): Ospina 6,5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Juan Jesus 6, Mario Rui 6; Fabian Ruiz 6,5, Lobotka 7; Politano 6,5 (33' st Elmas 6), Zielinski 6 (43' st Ghoulam sv), Insigne 6,5 (33' st Mertens 5,5); Osimhen 7 (43' st Petagna 6,5). Allenatore Spalletti 6,5. A disp.: Meret, Marfella, Zanoli, Malcuit, Demme. 
Arbitro: Mariani 
Marcatori: 14' st Osimhen (N), 54' st Petagna (N)
Ammoniti: Busio, Ceccaroni (V), Mario Rui, Lobotka (N)
Espulsi: Ebuehi (V) per fallo grave su Mertens

LE STATISTICHE
•    Il Napoli ha vinto quattro delle prime cinque gare di campionato del 2022 (1N), dopo aver perso tre delle ultime quattro del 2021 in Serie A (1V). 
•    Il Napoli ha collezionato 13 clean sheet finora, nessuna squadra ne conta di più nei big-5 campionati europei in corso. 
•    Il Napoli ha subito 16 gol in questo torneo, solo il Manchester City (14) ne ha incassati di meno nei maggiori cinque campionati europei 2021/22. 
•    Il Venezia non ha vinto nessuna delle ultime 10 gare in Serie A (3N, 7P) e in nove occasioni non ha segnato più di una rete a partita. 
•    Victor Osimhen non segnava in Serie A dal 17 ottobre scorso, 112 giorni fa - ciascuno dei suoi ultimi due gol è arrivato di testa, dopo che solo uno dei suoi primi 14 nella competizione era stato segnato in questo modo. 
•    Il Napoli ha colpito 16 legni in questo torneo, almeno tre più di ogni altra squadra nei big-5 campionati europei 2021/22. 
•    Per la 100ª volta David Ospina ha giocato una intera gara senza subire gol, è il terzo portiere sudamericano a raggiungere questo traguardo nei big-5 campionati europei negli anni 2000, dopo Claudio Bravo (104) e Julio César (100). 
•    Cinque dei sette gol di Andrea Petagna con il Napoli in Serie A sono arrivati dalla panchina; nelle ultime due stagioni, solo Muriel (sette) e Scamacca (sei) hanno segnato più reti da subentrato in Serie A. 
•    Quello di Petagna (99:08) è il gol più tardivo del Napoli in una gara di Serie A dal 2004/05 (da quando Opta raccoglie questo dato).  
•    Matteo Politano ha fornito nove assist con la maglia del Napoli in Serie A, servendo otto diversi giocatori (solo a Mertens ha fornito più di un passaggio vincente). 

 

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