Ulteriori indagini sulla presunta offesa di stampo razzista al centrocampista algerino. Punito il difensore della Samp
Nella foto Alex Ferrari e Franco Vazquez © italyphotopress
Nessuna squalifica, almeno per il momento. In serie B tiene banco il caso Vazquez-Dorval, con il fantasista della Cremonese accusato di aver riferito un'offesa di stampo razzista a Dorval del Bari. Diverso il discorso per Alex Ferrari della Sampdoria squalificato per un'espressione blasfema: contrariamente a quanto accaduto a Lautaro Martinez, protagonista di un episodio simile al termine di Juventus-Inter, il centrale è stato inchiodato con l'ausilio delle immagini tv.
Più complesso e controverso invece l'episodio riportato da mister dei pugliesi, Moreno Longo, al termine di Bari-Cremonese: nulla di fatto, la decisione è rinviata. Il giudice ha chiesto alla Procura federale di condurre ulteriori accertamenti, raccogliendo altre testimonianze, e di produrre quindi una "dettagliata relazione aggiuntiva" per poter decidere. L'argentino Vazquez è stato intanto squalificato per una giornata, in quanto ammonito nel corso della gara in stato di diffida.
Tra le altre decisioni adottate in relazione alle gare della 26/a giornata, spicca la squalifica per tre giornate al giocatore della Sampdoria Alex Ferrari: una "per aver pronunciato un'espressione blasfema", come confermato dalle immagini tv, e altre due per un'espulsione per doppia ammonizione e per "aver rivolto un'espressione irrispettosa agli ufficiali di gara". Una fattispecie che ricorda quanto accaduto al capitano dell'Inter, Lautaro Martinez, accusato di aver pronunciato frasi blasfeme al termine di Juventus-Inter. In questo la decisione del giudice sportivo è stata di non punire l'argentino per la mancanza di un audio che certificasse quanto detto oltre a ciò che si può intuire dal labiale nei video. La differenza tra le due fattispecie si può riscontrare nella formula usata dal giudice sportivo, secondo cui il calciatore doriano sarebbe stato "chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva un'espressione blasfema, individuabile senza margini di ragionevole dubbio". E sembrerebbe proprio l'assenza di un "ragionevole dubbio" che ha portato alla squalifica del difensore della Samp. Una condizione che non sarebbe stata riscontrata nell’episodio che ha coinvolto Lautaro Martinez dopo il triplice fischio di Juventus-Inter.