Rete decisiva di Messias al 12', non concessa la rete del pareggio a Sciaudone con il pallone nettamente entrato
Il posticipo della 20esima giornata di Serie B, il derby Cosenza-Crotone, è vinto dagli ospiti con il punteggio di 1-0. La squadra di Stroppa tira un sospiro di sollievo dopo il palo di Riviere e segna al 12' il gol partita con un sinistro di Messias. Il Crotone reclama al 71' un gol negato su colpo di testa di Sciaudone, con la palla che sembra nettamente entrata. In classifica, Crotone terzo a -1 dal Pordenone, Cosenza sempre terz'ultimo.
Il Crotone sfata il tabù-Cosenza, contro cui non vinceva dal 1977, e lo fa in una gara ben condotta nel primo tempo, più sofferta nella ripresa. Un match inevitabilmente macchiato al 71', quando Sciaudone pareggia di testa ma il gol gli viene tolto perché né l'arbitro né l'assistente vedono che Cordaz respinge una palla entrata nettamente. Curiosamente, proprio il “Marulla” di Cosenza fu protagonista di un altro gol fantasma, quello tolto all'empolese Ricci. Verrebbe da citare la legge del contrappasso, o solo da invocare la goal-line technology anche nella serie cadetta.
È del Crotone la prima palla-gol: Messias, imprendibile per la difesa cosentina, impegna Perina alla parata. Dall'altra parte è ben più pericoloso Riviere: girata nello stretto da bomber navigato, Cordaz è un gatto nel deviare sul palo. Un minuto più tardi la rete che decide il match: una punizione per gli ospiti viene prima lisciata e poi risolta da Messias, che scarica un sinistro sotto la traversa (12'). Il Crotone potrebbe raddoppiare con Molina, che tira in porta a botta sicura ma trova un Perina attento. Il Cosenza guadagna campo con il passare dei minuti e Baez fallisce un rigore in movimento prima dell'intervallo. Troppo strozzato il suo sinistro, e pallone che si perde a lato. La ripresa ha poche emozioni, ma tutte determinano il risultato. Si comincia con Simy che si invola verso Perina ma si fa ipnotizzare dal portiere. Si prosegue con il gol-fantasma negato a Sciaudone: l'ex Novara è tarantolato, non vuole sentire ragioni. Impreca contro il guardalinee, consapevole che il pallone è nettamente entrato. Cordaz fa finta di niente, ma pochi minuti più tardi è suo l'ultimo intervento che salva il risultato su un bolide di Machach dalla distanza.