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Serie C, Cuneo-Pro Piacenza surreale 20-0: gli ospiti giocano in sette contro undici

La squadra emiliana si presenta con sette ragazzini per evitare l'esclusione dal campionato: finisce in goleada. E Kanis è da record

17 Feb 2019 - 20:06

Da tempo la Pro Piacenza vive una crisi economica profonda: istanze di fallimento, ingiunzioni dei creditori non pagati, giocatori senza stipendio (da qui la fuga dell'ex Lazio Ledesma, ingaggiato lo scorso settembre), partite perse a tavolino e ultimo posto in classifica nel girone A di Serie C. Per evitare l'esclusione dal campionato, la società emiliana ha portato sette ragazzini, tutti tra il 2000 e il 2002, a Cuneo per giocare il match della 27.ma giornata andando incontro ad una prevedibile scoppola: 20-0.

Quella del Pro Piacenza è solo l'ultima storia che racconta il calcio delle serie minori, lontano da quello sfarzoso della Serie A. Tre partite consecutive perse a tavolino, la quarta sarebbe costata l'esclusione dal campionato: ecco perché a Cuneo si sono presentati in sette (numero minimo per disputare una partita professionistica).

La distinta consegnata all'arbitro dalla Pro Piacenza recitava laconicamente: 1 Sarr, 49 Di Bella, 39 Valente, 17 Migliozzi, 77 Cirigliano (segnato anche come allenatore) e 15 Del Giudice a cui si è poi aggiunto il numero 11 Picciarelli, massaggiatore della squadra. Al 62' è poi entrato il numero 3 Isufi che si era dimenticato la carta d'identità a casa consentendo alla Pro di giocare 8 contro 11 ma solo per pochi minuti visto che Picciarelli è dovuto uscire dal campo nel finale per un problema fisico.

Prima del match, l'arbitro si è confrontato con un delegato della Lega Pro fischiando l'inizio alle 15:18. A fine primo tempo di una partita "finta", undici professionisti sotto la guida di un allenatore contro sette-otto ragazzi, il risultato - ultima cosa che contava, è evidente - era già sul 16-0, nella ripresa gli avversari hanno rallentato chiudendo sul 20-0.

Hicham Kanis approfitta della situazione surreale per scrivere la storia del calcio in Italia: l'attaccante del Cuneo, di proprietà del Novara, è diventato il calciatore ad aver segnato più gol in una partita. Sei gol in 28 minuti per diventare primatista del calcio italiano anche se in una partita del tutto sui generis.

"Ci sono norme etiche che vannorispettate e spero si proceda all'esclusione al più presto".così il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, ospite diNovantesimo Minuto-Rai commenta il surreale 20-0 del Cuneo alPro Piacenza, che si è presentata con soli 7 giocatori, tuttigiovanissimi, per evitare lo 0-3 a tavolino e l'esclusione dalcampionato. "Il calcio di provincia è uguale pertutti, ma ci sono presidenti che vogliono entrare nel calcioprofessionistico, senza averne i mezzi. Tutta roba che noiabbiamo denunciato da tempo", aggiunge Tommasi il quale sostieneche "dopo tre partite già saltate, la quarta non è stata fattasaltare. Sento addirittura che avrebbe giocato il magazziniere edue ragazzi pare che non fossero tesserati in maniera corretta,si vede che c'è qualcuno che è interessato a farli giocare.Purtroppo le norme non sono sufficienti. Episodi come quelli dioggi non fanno bene a nessuno e a quanto pare la partita eraanche quotata alle scommesse. Oggi è mancata la sportività,qualunque condizione di fare calcio, ed è una cosa grave".

"Oggi hanno violato le norme dellalealtà sportiva in modo inverecondo": lo dice all'Ansa ilpresidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, commentando il20-0 subito a Cuneo dal Pro Piacenza, che è sceso in campo colnumero minimo di giocatori - sette, ma tutti under 18 - perevitare la rinuncia alla partita che sarebbe stata la quarta eavrebbe significato l'esclusione dal campionato. "Domani decideil giudice sportivo - aggiunge Ghirelli - Noi siamo obbligati arispettare le regole che esistono".

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