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Accadde oggi: clamoroso a Firenze, Delio Rossi picchia Ljajic durante Fiorentina-Novara

Il 2 maggio di otto anni fa il “Franchi” è teatro di un'incredibile rissa tra l'allenatore e il serbo, che non aveva gradito un cambio

02 Mag 2020 - 19:43

A otto anni di distanza, la visione di quelle immagini genera ancora sconcerto e imbarazzo. Perché il 2 maggio 2012 è nella storia del calcio italiano non tanto per un gesto tecnico o una partita memorabile, bensì per la clamorosa rissa tra l'allenatore della Fiorentina Delio Rossi e il suo giocatore Adem Ljajic. Schiaffi, spinte, pugni, tutto ripreso dalle telecamere, per una scena che ha fatto il giro del mondo e ha avuto conseguenze su entrambi.

La partita è Fiorentina-Novara, 36esimo turno di Serie A. I viola devono vincere per salvarsi, i piemontesi non possono permettersi di pareggiare se vogliono evitare la B. Rossi schiera dunque Ljajic in coppia con Cerci, un attacco veloce per tentare di scardinare la difesa ospite e prendersi i tre punti-salvezza. Ma il serbo giochicchia e già dai primi minuti si nota un Rossi piuttosto nervoso con il suo fantasista. C'è una regola non scritta nel calcio: se giochi male vieni tolto all'intervallo, ma in casi particolari, davanti a una prestazione gravemente insufficiente, vai in panchina dopo mezz'ora. Se a questo si aggiunge che il Novara al 30' è avanti per 2-0 grazie alle reti di Jeda e Rigoni, Rossi non si fa problemi di sorta e toglie dal campo Ljajic. Che, sentendosi umiliato dalla decisione del mister, lo applaude ironicamente e gli dice “Bravo, sei un grande”, con il pollice in su. A detta dell'allenatore, arrivano anche insulti in serbo: Rossi capisce, avendo allenato diversi giocatori slavi, e non ci vede più. Si avventa su Ljajic, lo spintona e fa partire almeno un pugno e un ceffone, riprendendo poi il controllo pochi secondi più tardi, dopo essere stato allontanato da alcuni membri dello staff tecnico e della panchina. Pochi sanno, ma molti possono immaginare, che il duello sia proseguito negli spogliatoi, durante l'intervallo: a dire di Ljajic, Rossi getta per aria la lavagna tattica e va dritto verso il giocatore, che reagisce. Almeno stavolta non volano i manrovesci.

La Fiorentina nel secondo tempo riesce a pareggiare, rinviando i discorsi-salvezza alla partita di Lecce. Vinta senza i protagonisti di questo incredibile episodio: la società sospende Ljajic fino a fine stagione ed esonera immediatamente l'allenatore (che in conferenza stampa si scusa, capendo di aver esagerato nella reazione pur sottolineando di essere stato provocato). Nel campionato successivo, Rossi tornerà in A con l'esperienza alla Sampdoria, mentre Ljajic farà sognare Firenze con 11 reti e cinque assist in 28 partite. A livello di numeri, la sua migliore stagione italiana. Ci voleva per dimenticare una brutta pagina di sport, ma anche di vita.

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