Verona, colpo salvezza al Via del Mare
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L'allenatore dei pugliesi: "Gesto brutto a prescindere ma provocazione continua". La condanna del Lecce, che ora valuta la sua posizione
Altissima tensione al Via del Mare al termine dello scontro salvezza tra Lecce e Verona, vinto per 1-0 dagli ospiti. Rosso diretto per l'attaccante dei gialloblù Henry, nervosissimo e portato via con la forza dal vice ds Gennaro Del Vecchio, ex dirigente ed ex giocatore dei pugliesi. Henry, che durante la partita si è 'beccato' spesso con Pongracic, lamentava di essere stato colpito: "Avete visto cosa è successo", le sue parole riportate da Sky, facendo riferimento a una testata che gli ha rifilato il tecnico del Lecce D'Aversa, poi espulso anche lui. Il club giallorosso ha condannato il gesto del proprio allenatore tanto che, complice anche la sconfitta, ora la sua posizione è al vaglio della società: in caso di esonero si fa il nome di Semplici.
LE SCUSE SUI SOCIAL: "CHIEDO SCUSA, MA NESSUNA TESTATA"
"Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona - il post social del tecnico dalle origini abruzzesi -. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un'immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra".
A Sky Sport D'Aversa aveva precedentemente detto: "Non sono entrato in campo per dare una testata a Henry, la mia intenzione era quella di allontanare i miei giocatori perché evitassero squalifiche in vista della gara contro la Salernitana. È stato un gesto brutto a prescindere ma non era premeditato, l'avrei detto se lo fosse stato. C'è da scusarsi. La mia intenzione non era di andare da Henry direttamente, ma gli ultimi 7-8 minuti di partita sono stati una provocazione continua".
"Ero andato a dare la mano a D'Aversa, lo conosco ed è un amico. Ci sono questi momenti di tensione e bisogna essere bravi a gestirla", ha detto il tecnico del Verona Marco Baroni parlando del finale infuocato.
LECCE: "CONDANNIAMO IL GESTO, È CONTRO I PRINCIPI DELLO SPORT"
"L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa e il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi e ai valori dello sport".
LA FOTO DELLA TESTATA
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