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Cori razzisti a Maignan, sospesa Udinese-Milan: "La risposta giusta è la vittoria"

Match interrotto per 5' dopo la protesta del portiere rossonero, che ha lasciato la porta. Al gol vittoria di Okafor Adli e Florenzi si sono fatti tutto il campo per andare ad abbracciarlo: "Siamo un grande gruppo"

20 Gen 2024 - 23:32
 © Da video

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Brutto episodio durante Udinese-Milan, con la partita che è stata sospesa per qualche minuto per una serie di cori razzisti arrivati dagli spalti nei confronti del portiere rossonero Maignan. Il calciatore francese, all'ennesimo coro offensivo, ha lasciato la propria porta per dirigersi verso gli spogliatoi insieme al resto della squadra. Anche i giocatori dell'Udinese hanno abbracciato Maignan in segno di solidarietà, mentre l'arbitro Maresca dopo aver fermato il gioco ha invitato lo speaker dello stadio a leggere un messaggio di avvertimento contro i cori razzisti. Messaggio forte e deciso quello del portiere del Milan, rientrato poi in campo dopo qualche minuto tra i fischi dei tifosi di casa. La partita è poi ripresa regolarmente.

Pochi minuti prima dell'interruzione l'arbitro Maresca, su sollecitazione di Maignan, aveva fatto diffondere dagli altoparlanti dello stadio un annuncio, avvertendo che la partita sarebbe stata sospesa qualora si fossero uditi dei cori razzisti denunciati dal portiere degli ospiti. Dopo la rete del vantaggio, Maignan ha raggiunto il centrocampo e ha chiesto al direttore di gara di interrompere il match per nuovi cori razzisti. La partita è poi stata sospesa per alcuni minuti e i giocatori del Milan per solidarietà sono rientrati negli spogliatoi. I giocatori dell'Udinese e il direttore dell'area tecnica Balzaretti sono andati sotto la curva per far smettere i cori. La partita è ripresa dopo qualche minuto con l'immediato pareggio dell'Udinese. 

Nel finale di gara, al momento del gol vittoria segnato da Okafor, bellissimo gesto di Adli e Florenzi, che si sono fatti tutto il campo di corsa per andare a festeggiare insieme al loro compagno di squadra. 

MAIGNAN: "LA RISPOSTA GIUSTA È LA VITTORIA"
"Al primo rinvio sono andato a prendere la palla e ho sentito chiamarmi 'scimmia', ma non ho detto niente; poi lo hanno rifatto ancora e ho chiesto aiuto alla panchina, poi ho detto che non si può giocare così a calcio. Non è la prima volta che mi succede né a me né ad altri giocatori. Sono cose che vanno dette. Sono persone ignoranti. Il tifoso viene allo stadio per tifare, magari per fischiare, ma queste cose nel calcio non devono succedere". Mike Maignan racconta quanto accaduto a Udine e invoca sanzioni severe: "Devono avere sanzioni molto forti, perché parlare non serve più a niente. Devono stare a casa e non venire più allo stadio. Il calcio è bello perché si viene allo stadio, con le famiglie, per divertirsi". I suoi compagni gli hanno mostrato subito sostegno: "Abbiamo un grande club, un gruppo molto forte, siamo una famiglia. Tutti mi hanno sostenuto. Poi siamo andati nel campo con più voglia per vincere la partita per questo motivo qua. La risposta giusta è vincere". 

BALZARETTI: "ASPETTIAMO LA PROCURA"
"L'Udinese è un club che lavora da 30 anni, il club più multietnico e una città che è un esempio per tutti di integrazione. Prenderemo conseguenze nei confronti della persona, ci sarà la procura che indagherà e i fatti sono in fase di studio. Ma il club e la città non hanno mai avuto problemi di razzismo e non lo tolleriamo in alcuna forma". 

QUESTORE UDINE, INDAGINI IN CORSO SUI CORI RAZZISTI
Il questore di Udine, Alfredo D'Agostino, che sta seguendo la partita Udinese-Milan allo stadio, interpellato dall'ANSA, ha fatto sapere che sono già in corso le attività, da parte della Digos e dei reparti specializzati in servizio per la partita, per individuare gli autori dei cori razzisti all'indirizzo del portiere degli ospiti, Maignan. D'Agostino ha precisato che si tratterebbe di un episodio molto circoscritto ad alcuni tifosi che si trovavano immediatamente alle spalle del portiere e che non si sono uditi da parte del resto dello stadio. Le indagini sono state immediate avviate dopo la prima denuncia del portiere e gli agenti hanno raggiunto la curva nord.

MILAN: "NON C'È POSTO PER IL RAZZISMO"
"Nel nostro sport non c'è assolutamente posto per il razzismo: siamo sconvolti. Siamo con te, Mike". Con questo post sui profili social anche il Milan prende posizione contro i cori razzisti rivolti al portiere francese Mike Maignan durante la gara in casa dell'Udinese.

L'INTER SU TWITTER: "SIAMO FRATELLI DEL MONDO, CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE. AL TUO FIANCO MIKE"

LEGA SERIE A: CONDANNIAMO OGNI FORMA DI RAZZISMO

 

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