Dopo la chiusura della Lombradia e di 11 province, il presidente dell’AIC prende una posizione netta
"Serve altro? Fermiamo il campionato!". Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, non usa mezzi termini e dopo la notizia della chiusura della Lombradia e di 11 province prende una posizione chiara: fermare la Serie A. L'ex centrocampista lo ha scritto sul proprio profilo Twitter, ma già negli ultimi giorni aveva lanciato l'allarme sull'Europeo 2020 ("Situazione grave") e in generale ("I calciatori hanno paura").
Il tweet di Tommasi nasce dalla fortissima preoccupazione che, in queste ore, sta arrivando al presidente dell'Assocalciatori da parte di tanti giocatori di diverse squadre, dalla Pianese al Genoa, dopo l'estensione della zona rossa a tutta la Lombardia e a 11 province italiane. "La situazione è molto seria e, se non la si affronta per quello che è, il contagio rischia di non fermarsi - spiega, all'ANSA, Damiano Tommasi - Nel caso delle partite non si può lasciare ai giocatori il cerino sulle scelte di giocare o meno, non solo per loro, ma per tutte le persone che compongono lo staff e che entrano ed escono in deroga dalle zone rosse. Ho parlato con diversi dirigenti: sarebbe ora di fermare il campionato. Penso ai massaggiatori di una certa età che sono al seguito delle squadre. Ci dicono che cosa succede se qualcuno si rifiutasse di giocare, ma non può essere questa la situazione in nome del principio che il calcio deve andare avanti".
Se mai l'ipotesi di sospendere il campionato divenisse reale, va ricordato che non sarebbe prevista l'assegnazione dello scudetto e in Europa andrebbero le squadre seguendo la classifica dell'ultima giornata intera giocata.