Roberto Baggio non è il solo ad aver lasciato la Viola per vestire bianconero, ma anche il percorso inverso è battuto
Fiorentina-Juventus non è un derby (tra Firenze e Torino ci sono circa 400 chilometri), ma la rivalità che c'è tra le due squadre e soprattutto tra le due tifoserie è degna di una stracittadina, tanto che lo stesso Allegri in conferenza ha sottolineato come quella che si giocherà sabato alle 18 al Franchi per i viola "È la partita dell'anno". Sono molti i motivi alle radici della rivalità tra le i due club, ma sembra che il calciomercato non ne abbia mai risentito: tanti sono infatti i giocatori che hanno indossato entrambe le maglie. Quello che fece più rumore fu il trasferimento di Roberto Baggio, ma la lista dei cosiddetti “doppi ex” è aumentata anche di recente con i passaggi di Cuadrado e Bernardeschi alla corte della Vecchia Signora.
Come detto il caso più famoso e che fece maggiore scalpore è quello del Divin Codino, che dopo essere stato l’idolo della Curva Fiesole per cinque stagioni, nel maggio del 1990 accettò l’offerta della Juventus. La gente di Firenze ricorda bene quel 17 maggio del ’90, perché fu una delle giornate più calde per quanto riguarda l'ordine pubblico: quando arrivò l'ufficialità dell'operazione infatti nei pressi della sede della Fiorentina si scatenarono violenti incidenti tra i tifosi viola e le forze dell’ordine. A circa un anno di distanza, però, il Codino riuscì a fare pace con i tifosi toscani: nel corso del match contro la sua ex squadra si rifiutò infatti di tirare un calcio di rigore – sbagliato poi da De Agostini, che costò la sconfitta ai bianconeri – e all’uscita dal terreno di gioco raccolse una sciarpa lanciatagli dai tifosi gigliati facendo loro capire di non averli dimenticati.
Prima di Baggio a far arrabbiare i tifosi della Fiorentina c'era stato Sergio Cervato, che dopo 11 stagioni e uno scudetto in Toscana nel 1959 decise di passare alla Vecchia Signora, dove vinse due titoli e una Coppa Italia. Di durata molto inferiore invece la rabbia nei confronti di Felipe Melo, che nell’estate del 2009 passò dai viola alla Juventus per 25 milioni, ma qualche anno più tardi, durante il prestito al Galatasaray, annunciò: “Non tornerò mai più alla Juve per colpa dei tifosi, non mi è mai piaciuto giocare lì, ho imparato dai tifosi viola ad odiare la Juve".
Venendo ai giorni nostri, è da sottolineare il caso di Giorgio Chiellini, che dopo aver conquistato una salvezza e i cuori dei tifosi viola, è tornato sotto la Mole, dove è diventato un pilastro dei pluri-campioni d’Italia. Come lui sono passati da Firenze a Torino anche il portiere brasiliano Neto e Juan Cuadrado, che prima di approdare in bianconero ha fatto una breve parentesi a Londra in maglia Chelsea. L’ultimo in ordine di tempo è stato Federico Bernardeschi, che dopo aver pubblicamente rifiutato una sciarpa bianconera durante il torneo di Viareggio, l'estate successiva ha accettato la corte della Vecchia Signora.
Negli anni c'è però anche chi ha fatto il percorso inverso: dopo diverse stagioni di successi con la prima Juve di Marcello Lippi, Angelo Di Livio arrivò al Franchi nel 1999 accolto da tante critiche, ma poi nel 2002 decise di restare a Firenze anche in C2 nonostante il fallimento della società gigliata conquistando così i cuori dei tifosi viola. Caso simile quello di Moreno Torricelli, che fu accolto con molta diffidenza nel 1998, ma poi fece ricredere i supporter toscani con prestazioni di ottimo livello in campo.