Il fischietto dismesso chiede la riammissione: crede non sia stato rispettato l'obbligo di informazione e trasparenza nelle graduatorie
La battaglia di Claudio Gavillucci continua: il 39enne della sezione di Latina, dismesso la scorsa stagione dalla Can A, ha chiamato a testimoniare i 21 arbitri di serie A davanti al Tribunale Federale Nazionale per capire se, come sostiene, sia mancato l'obbligo di informazione e trasparenza previsto dal regolamento e quindi l'ultimo posto nella graduatoria di merito dello scorso anno non fosse del tutto motivato.
La scorsa stagione Gavillucci era finito all'ultimo posto della classifica ottenuta dalle relazioni che gli osservatori arbitrali stilano abitualmente dopo ogni partita e che contribuisce a creare la graduatoria di rendimento degli arbitri. L'AIA aveva poi deciso di dismettere quattro arbitri e il 39enne, ultimo in classifica, è stato il primo dei "licenziati".
Ma, come riporta il collega Simone Malagutti su Libero, Gavillucci avrebbe ricevuto (come tutti i colleghi) una relazione/pagella compilata in ogni sua parte tranne che nella casella riservata al voto. Quando ha iniziato la sua battaglia legale, l'AIA ha portato agli atti gli stessi documenti ma provvisti di voto, quasi sempre bassi. Il sospetto di Gavillucci è che i voti siano stati inseriti per l'occasione per farlo risultare il peggiore in classifica nonostante nel 2017/18 sia stato il quinto arbitro più designato, un segno di stima.
Perso il primo grado, vinto l'appello ora si torna all'inizio e per questo Gavillucci - che nel frattempo ha arbitrato anche gli Allievi Regionali - tramite l'avvocato Ciotti ha chiamato a testimoniare tutti gli arbitri di serie A. La CAF, infatti, aveva trovato un "difetto di contraddittorio nei confronto di almeno uno dei due controinteressati (gli arbitri agli ultimi posti della graduatoria, ndr)" e, se la classifica fosse rivista, qualcuno potrebbe essere penalizzato. E visto che l'arbitro migliore dell'anno scorso è stato Rocchi con una media di 8,62 mentre l'ultimo, Gavillucci, ha avuto uno scarto minimo (media voto 8,46), tutti potrebbero essersi sentiti chiamati in causa.