Nerazzurri e bianconeri hanno già staccato il resto del gruppo e alla ripresa si sfideranno per la supremazia
di Alberto GasparriNon siamo nemmeno a metà novembre, ma il campionato di Serie A potrebbe aver già emesso il suo primo verdetto: saranno Inter e Juventus a giocarsi lo scudetto. I risultati della dodicesima giornata, quella appena conclusa, hanno visto vincere tra le squadre di vertice soltanto nerazzurri e bianconeri, mentre tutte le altre, dal Milan in giù, hanno perso terreno. I rossoneri restano la prima delle inseguitrici, ma si trovano già a 8 punti dalla capolista e a 6 dalla Signora. Un divario non certo incolmabile quando mancano più di due terzi di stagione, ma importante e chiaro per quanto emerso dal campo.
Troppi alti e bassi per chi vuole provare a contrastare Inter e Juve, entrambe capaci di una continuità di risultati, e soprattutto di vittorie, di cui le altre difettano. Da una parte c'è la squadra di Inzaghi, la grande favorita per il tricolore. Per profondità di rosa, gioco, solidità mentale e fame, la Beneamata punta senza se e senza ma all'obiettivo dichiarato già da alcune stagioni: la seconda stella. Dopo essersi fatta beffare dal Milan prima e dal Napoli poi, un altro secondo posto sarebbe mal digerito da tutto l'ambiente. L'Inter ha fatto un enorme salto di qualità in avanti sotto tutti i punti di vista e la finale di Champions League ne ha sancito l'assoluta maturità. Proprio l'impegno su più fronti è l'unica vera incognita, perché in un duello sul filo dei punti, ogni piccolo passo falso potrebbe risultare decisivo.
Dall'altra parte, il gruppo agli ordini di Allegri non ha l'ossessione della stella, visto che per mettersi al petto la quarta ci sono ancora diversi campionati da vincere. E proprio l'assenza dall'Europa viene considerato come un vantaggio non da sottovalutare. Meno fatica fisica per una rosa non così ampia rispetto all'avversaria, più possibilità di lavorare con calma e sui dettagli in settimana. La Juve sta costruendo le sue fortuna sulla difesa, affidandosi più alle qualità dei singoli che al gioco quando si tratta di andare in gol. Abbastanza per scongiurare le sconfitte, ma non per vincere con autorevolezza e soprattutto convincere i palati più fini.
L'impressione, insomma, è che potrebbero rivelarsi decisivi proprio i due scontri diretti di andata e ritorno. E il primo, a Torino, si giocherà giusto alla ripresa del campionato, domenica 26 novembre. Tra meno di due settimane Inter e Juve non manderanno in scena solo il derby d'Italia, ma si sfideranno in una sorta di prima finale per lo scudetto.