Essere sostituiti non piace a nessuno, ma c'è chi va oltre e manca di rispetto a tecnico e compagni
Ha cominciato Lorenzo Insigne sabato sera, ha proseguito Carlos Bacca domenica pomeriggio e ha chiuso Eder domenica sera. Tre calciatori diversi, ma uniti dallo stesso destino: essere sostituiti a gara in corso e non prenderla affatto bene. Tutti e tre, in modo diverso, hanno mancato di rispetto al loro allenatore e ai compagni di squadra. Non sono i primi e non saranno gli ultimi, ma rimane un malcostume di cattivo esempio per i più giovani.
A nessuno piace essere sostituito, sono davvero pochi quelli che prendono un cambio con il sorriso sulla bocca, ma esternare il malcontento è una mancanza di rispetto per la decisione dell'allenatore e per il compagno chiamato a prendere il posto. L'11a giornata di Serie A verrà ricordata anche per le polemiche di Insigne, Bacca ed Eder al momento della sostituzione nei rispettivi match.
Ad aprire le danze è stato Insigne sabato sera nel big match con la Juve. Tutto nasce al 60', quando sull'1-1, poco dopo che Insigne aveva imbeccato perfettamente Callejon per il gol del momentaneo pareggio, Sarri decide di inserire Giaccherini e di togliere proprio il fantasista. Incredulità, qualche parola inizia a scorrere dalle labbra dell'attaccante. Che, una volta uscito, si rivolge al proprio tecnico, con gesti e parole. "Perché togli me? Sto facendo tutto io!". Sarri allarga le braccia, poi torna ad occuparsi della partita. A fine gara, però, l'allenatore torna sull'argomento e replica duro al giocatore. "Insigne quando esce deve stare zitto". Caso rientrato con le scuse del calciatore.
Parte probabilmente da più lontano e da un feeling mai scattato, invece, il gesto polemico di Bacca nei confronti di Montella. Al minuto 84, l'allenatore rossonero mette Luiz Adriano al posto del colombianom che lascia il terreno di gioco stizzito, non nasconde il malumore e butta a terra la giacca prima di sedersi in panchina. L'Aeroplanino reagisce in maniera diversa da Sarri e lancia subito acqua sul fuoco: "Ho visto di peggio rispetto a quello che ha fatto lui, vedremo se avrà qualcosa da dire, ma io faccio le scelte in funzione della squadra. Non c’è alcun problema tecnico né disciplinare dal mio punto di vista nei suoi confronti".
A Marassi nel posticipo il terzo caso di giornata. Eder, tra i più vivi, viene sostituito da Palacio al 76'. Insieme a Perisic per Candreva, la mossa di De Boer per provare a pareggiare la gara. L'italo-brasiliano ignora la mano tesa dell'allenatore olandese e tira dritto imprecando a più riprese. "Avevo bisogno di qualcuno più fresco" si è giustificato De Boer. Ora in privato la schiarita. Forse. Perché il futuro del tecnico è appeso a un sottilissimo filo.