Il Consiglio comunale ha dato l’ok al pubblico interesse, ma ha posto 16 condizioni
Arriva il primo sì, anche se condizionato da 16 paletti, da parte dell'aula del Consiglio comunale di Milano per il progetto di Inter e Milan per un nuovo stadio. Dunque via libera alla Giunta per andare avanti con il progetto del nuovo stadio, ma sono appunto sedici le condizioni dettate dal Consiglio comunale del capoluogo lombardo per la realizzazione del progetto che i due club meneghini vorrebbero realizzare nell'area di San Siro. I paletti sono contenuti nell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centrosinistra, che è stato approvato nel corso della seduta con 27 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti.
NON SI ABBATTE IL MEAZZA
L'ordine del giorno approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale invita "il Sindaco e la Giunta, in vista della scelta che dovranno assumere, a considerare come decisivo e imprescindibile il realizzarsi" di alcune condizioni. Tra queste, spicca la richiesta di non abbattere lo stadio esistente, ma di pensare invece a una sua riqualificazione.
Il documento chiede inoltre a sindaco e Giunta "l'apertura di una fase di confronto con i soggetti coinvolti che abbia come obiettivo la definizione di un progetto dettagliato, che sia volano per la rigenerazione urbana". "Il progetto - si legge nel documento - consideri (in fase di realizzazione, progettazione e mantenimento) l'obiettivo prioritario di minimizzare l'impatto ambientale (qualità dell'aria, inquinamento acustico, consumo di risorse energetiche e idriche, consumo di suolo e aumento della permeabilità, riduzione degli impatti da cantiere, mobilità sostenibile) realizzando una cittadella di sport e servizi 'car free', che connetta il quartiere attraverso corridoi verdi alle grandi aree site ad ovest".
Infine, la parte relativa al no all'abbattimento del Meazza: "Anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l'ipotesi di abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata. Deve pertanto essere prevista una proposta specifica in merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente. In ogni caso dovrà essere garantito ogni sforzo per individuare soluzioni efficaci e di elevata qualità architettonico paesaggistica per il progetto di riqualificazione, in funzione delle esigenze cittadine e delle richieste di servizi in una area a vocazione sportiva (Cittadella dello sport) anche immaginando nuove e rinnovate funzioni (calcio femminile, settore giovanili, altri sport e manifestazioni sportive ed extra sportive, spettacoli culturali, concerti, altro)".
ANTONELLO: "PROGETTO MODIFICATO SIA SOSTENIBILE"
"Ascolteremo le indicazioni per cercare di capire se la proposta presentata sullo stadio, seppur modificata in base a quanto ci verrà indicato, poi abbia comunque quel senso di sostenibilità economico-finanziario che fa si che un progetto di queste dimensioni possa andare avanti". Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello, durante la conferenza stampa al termine dell'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio al 30 giugno 2019, intervenendo sul tema stadio. Le possibili difficoltà sul progetto San Siro hanno portato il club nerazzurro, insieme al Milan, a rivalutare la possibilità di un piano B oggi rappresentato dall'opzione Sesto San Giovanni: "Non possiamo prescindere da questo progetto. Indipendentemente dalle condizioni vogliamo agire in maniera veloce", ha aggiunto il presidente Steven Zhang.
SALA: "IL PROGETTO DEI CLUB ORA NON È ACCETTABILE"
"Io sono contento del parere favorevole, ma quello che ne ricavo è che quello che è il progetto delle società, così come è oggi, non è un progetto accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta. Ho votato anche io e ho votato favorevolmente". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il via libera condizionato dato dal Consiglio comunale al progetto del nuovo stadio che Inter e Milan vorrebbero realizzare sull'area di San Siro. "Quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi - ha concluso - Adesso parte la discussione vera con le società. Credo che le società siano consapevoli del fatto che il piano che ci hanno proposto era un piano troppo a loro favore. Non si può vedere un singolo aspetto perché sono tanti, e se si arrivasse ad un accordo ci si arriverà lavorando su più aspetti. Dobbiamo riportare questa proposta un po' più nell'interesse del Comune". "Uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c'è possibilità in qualche modo di salvarlo", ha aggiunto il sindaco Sala al termine della votazione in Consiglio comunale sull'odg relativo al nuovo stadio. "Salvarlo - ha continuato - non vuol dire tenere un monumento, ma vuol dire anche farlo funzionare. Poi ci sono una serie di altre osservazioni però noi, in sostanza, vogliamo seguire la nostra attitudine, che è fatta di apertura a una rigenerazione della città ma anche di tutela del verde".