I rappresentanti delle tre big italiane hanno avuto un incontro in Federcalcio con il presidente Gravina
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Inter, Juventus e Milan sono uscite allo scoperto oggi in un incontro in Federcalcio con il presidente federale, Gabriele Gravina, nel quale si sono schierate per ridurre l'organico della serie A da 20 a 18 squadre, posizione questa in controtendenza rispetto a quella di molti altri club. Nell'incontro, l'Inter era rappresentata dall'amministratore delegato, Giuseppe Marotta, la Juventus dall'ad, Maurizo Scavanvino, e dal dirigente Francesco Calvo, il Milan dal presidente, Paolo Scaroni, collegato in videoconferenza. Lo apprende l'ANSA.
Dopo il vertice di qualche giorno fa nella sede dell'Inter, i tre principali club italiani sono passati all'azione per discutere e cercare soluzioni percorribili con lo scopo di diminuire il numero di gare in un calendario che dalla prossima stagione sarà ancora più zeppo di impegni con le nuove competizioni di Fifa e Uefa, che faranno lievitare gli impegni dei grandi club. Mentre con la nuova Champions League saranno due le gare dei gironi in più, è in particolare il nuovo e ricchissimo Mondiale per club a 32 squadre (Inter sicura di partecipare, Juve in vantaggio sul Napoli per il secondo posto) a richiedere straordinari e un grande sforzo in più ai calciatori.
La mossa dei tre club storicamente più potenti e titolati del campionato arriva - a sorpresa - a poco più di 48 ore dalla assemblea della Lega Serie A in programma lunedì mattina a Milano, che ha all'ordine del giorno in particolare la questione legata alle riforme e ai temi federali, dopo la richiesta di maggiore autonomia dei giorni scorsi e la minaccia di muoversi in stile Premier League rispetto alla Federazione. All'orizzonte, ma sempre più vicina, c'è l'assemblea straordinaria Figc dell'11 marzo, fissata proprio per dare un nuovo assetto al calcio italiano, e i club della massima serie, compatti nel chiedere più autonomia, ma soprattutto maggior peso nelle scelte chiave, devono a quanto pare trovare una sintesi anche sul fronte delle squadre partecipanti, che le big, come dimostrato dall'incontro odierno, insistono per ridurre a 18.
Una iniziativa che non sarà certo gradita ai club medio-piccoli, ma nemmeno al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. "Non è così che si risolvono i problemi - le parole del patron degli azzurri -. C’è un campionato della parte sinistra della classifica e uno della parte destra. Le squadre che rappresentano città con ventimila abitanti falsano il campionato".