Le due squadre sempre più simili ai loro allenatori e Conte è già diventato lo Special Two
È di nuovo il derby d’italia, quello che esalta, quello cha vale una buona parte di scudetto. È vero, è soltanto l'inizio, ma un’inizio così, così diverso dalla tradizione recente, non capita spesso. Inter prima e Juventus seconda, una rarità negli ultimi 10 anni, tanto da trasformarsi quasi in evento di culto: soltanto due le volte, l'ultima il 9 dicembre 2017 a Torino, sedicesima giornata. Per l’ultima a San Siro, invece, bisogna tornare al 18 ottobre 2015, ottava giornata.
Ed eccoci ad oggi, tutto esaurito da oltre 75mila spettatori, 6 milioni e cinquecentomila euro l’incasso da record all time per la nostra Serie A, molto piu di una semplice febbre a 90.
C’è poi lui, Antonio Conte, accolto con diffidenza, apprezzato poi nella misura consentita dall’antica rivalità, amato ora piu che mai dopo lo sfogo post Barcellona.
Parole che gli hanno già regalato la definizione di Special Two, un processo di evoluzione che sarebbe totale in caso di vittoria contro i bianconeri. Rivincita anche un po' personale per quell’addio così brusco e mal digerito consumato all’interno di un ristorante da 100 euro. La Vecchia Signora non ha però certo voglia di andare in pensione, anche il suo comandate è passato dal 'Sarri out' dei primi giorni alla conquista dello Stadium dopo il Bayer.
Nessuna delle due squadre ha ancora completato l’uploading dei file di gioco dei rispettivi allenatori, ma più passa il tempo e più le creature crescono a immagine e somiglianza di Conte e Sarri. Domenica sera lo step successivo, un’altra prova di forza all’interno della rivalità piu antica, a valori invertiti in classifica, per il derby d’italia più avvincente degli ultimi anni.