Rocchi ha dato le sue direttive agli arbitri in vista della ripresa del campionato. Il fuorigioco semiautomatico debutterà col girone di ritorno
Sì al fuorigioco semiautomatico (ufficiale il via dalla prima giornata del girone di ritorno), assolutamente no ai maxirecuperi visti al Mondiale in Qatar. Il designatore Gianluca Rocchi, impressionato negativamente da casi come quello di Inghilterra-Iran (27' complessivi di recupero), ritiene siano una inutile forzatura visto che la Serie A nella media dei recuperi concessi è in linea con gli altri principali campionati europei. Se gli arbitri vorranno concedere quel paio di minuti in più del solito per avvicinarsi a tempi di gioco più consoni potranno farlo, ma l'indicazione data dall'organo tecnico è evitare assolutamente di cronometrare ogni piccola pausa per poi presentare il conto con recuperi infiniti.
Venendo al fuorigioco semiautomatico, arbitri, Var e assistenti hanno sfruttato la sosta mondiale per prendere dimestichezza con la nuova tecnologia. Rocchi ha organizzato varie sedute di esercitazione all'IBC di Lissone, sede della centrale unica Var, in modo da presentare una squadra pronta a partire col fuorigioco semiautomatico già alla ripresa del 4 gennaio. Il consiglio federale degli scorsi giorni ha poi deciso per il via a partire dal girone di ritorno.
C'è anche l'intenzione di spiegare la nuova tecnologia attraverso una conferenza stampa a Lissone, ma il terremoto scatenato dal caso d'onofrio e le dimissioni del presidente dell'Aia Trentalange per ora frenano il progetto. Il comando dell'associazione è cosi passato all'ex vice di Trentalange, Duccio Baglioni, entro il 18 marzo ci saranno le elezioni per dare all'Aia un nuovo presidente: circolano i nomi di Rosetti, Rizzoli e Rocchi, che intanto prosegue la stagione nel suo ruolo di designatore ritrovando uno dei suoi elementi migliori: Marco Guida, utilizzato finora soltanto come Var a causa di un lungo infortunio, torna a disposizione come arbitro centrale. Lunedì riparte da Como-Cittadella di Serie B...